Tumore alla prostata: nuovi successi con la brachiterapia

radiotherapy

I pazienti affetti da tumore alla prostata trattati con la brachiterapia, se non hanno una ricaduta entro i primi 5 anni, non ne avranno nemmeno nell’arco dei 10 anni.
La brachiterapia è una forma di radioterapia che prevede il trattamento del carcinoma prostatico con radiazioni ad elevato potenziale localizzate ed estremamente mirate, efficace nell’evitare di ledere i tessuti e gli organi vicini.

Lo studio è stato pubblicato solo pochi giorni fa nella rivista International Journal of Radiation Oncology, Biology,Physics, organo ufficiale della Astro (American Society for Radiation Oncology), rivela i dati di una ricerca condotta presso il Mount Sinai Medical Center Departments of Radiation Oncology and Urology di New York.

I ricercatori hanno seguito 742 pazienti affetti da carcinoma prostatico, che sono stati curati o solo con brachiterapia, o con questa particolare cura accompagnata da terapie ormonali oppure associata con radioterapia tradizionale.

Nessuno dei pazienti, a distanza di 5 anni dal trattamento ha avuto una ricaduta, né ha sviluppato nuove metastasi o è morto di tumore alla prostata.

L’indicatore utilizzato, l’antigene prostatico specifico (PSA) ha dato poi ottime indicazioni di come, nel 97% dei casi, i pazienti, a distanza di 10 anni non avrebbero contratto il tumore.

I dati dello studio indicano che il trattamento dei tumori alla prostata sta gradatamente migliorando, e che in futuro le probabilità di insuccesso nella cura del tumore alla prostata diminuiranno sempre di più.

Lascia un commento

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.