La pillola dei 5 giorni dopo non viene venduta in Italia

La pillola dei 5 giorni dopo non viene venduta in Italia

La pillola dei 5 giorni dopo non viene venduta in Italia

Non che non sia utile a moltissime donne, anche giovanissime, italiane. Non che sia pericolosa, prescritta con leggerezza o che venga erroneamente percepita come un vero e proprio farmaco abortivo o che, ancor peggio, causi ancora oggi accesi dilemmi e ferventi dibattiti di carattere etico, morale, sociale o psicologico

Aborto volontario non causa disturbi mentali

Si è sempre sostenuto, a dire il vero con sufficienza e senza alcuna base scientifica, che un’interruzione di gravidanza, volontaria o meno, potesse automaticamente sfociare, per la donna sottoposta a tale stress psicofisico, nello sviluppo di veri e propri disturbi mentali più o meno gravi, più o meno radicati e di difficile risoluzione.

Eppure, secondo le ultime ricerche cliniche effettuate su questa possibile, ma non già probabile, correlazione, l’evenienza, se non remota, non è da considerarsi scontata giacché vi sarebbero le medesime probabilità di contrarre una malattia mentale sia in seguito ad aborto spontaneo sia in seguito a compimento di una gravidanza completamente indesiderata.

Il junk food in gravidanza provoca danni gravi al bambino

ferro-gravidanza

Abbiamo già parlato del junk food, il cibo spazzatura che crea una vera e propria dipendenza, tanto che in Romania è stata introdotta una tassa su questo cibo e dell’importanza di non mangiarlo durante la gravidanza perchè una dieta ricca di grassi saturi può provocare problemi di salute al nascituro.
Infatti un recente studio ha approfondito i danni che possono scaturire da una dieta sbagliata da parte della madre, in modo particolare dall’assunzione del junk food su un lungo periodo.

Aborto in crescita in tempi di crisi economica

aborto

Aborto e condizione sociale, esiste un’associazione evidente, almeno secondo l’ultima relazione del Guttmacher Institute, un’organizzazione non governativa che si occupa, sul territorio statunitense, delle problematiche legate alla riproduzione.
L’aborto continua dunque ad essere un segnale di determinate condizioni socioeconomiche, in cui concorrono aspetti differenti come l’etnia, le condizioni di salute, l’educazione, la religione e, soprattutto, i problemi economici.
E così la recente ricerca punta il dito sul fatto che in questi tempi di recessione, e di crisi economica, il numero degli aborti aumenta, soprattutto sulla fascia di popolazione più povera.
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