Spazi verdi e benefici per la salute: nuovo studio

parco

Vivere accanto ad ampi spazi verdi ha effetti benefici per la salute. Sembra un fatto scontato, ma la recente ricerca pubblicata su Journal of Epidemiology and Community Health ha verificato tale affermazione attraverso un accurato studio scientifico, che ha rilevato come ciò sia particolarmente vero per quanto riguarda l’incidenza di malattie mentali.
Lo studio riporta i dati raccolti da ricercatori del VU University Medical Center di Amsterdam, che ha analizzato un campione di 350.000 persone grazie ai dati forniti da 195 medici di famiglia.

Mieloma multiplo legato a tossine ambientali

osso

L’International Myeloma Foundation (IMF), ha pubblicato di recente uno studio, apparso sulla rivista Leukemia con dati che denuncia un possibile legame tra tossine presenti nell’ambiente e lo sviluppo del mieloma multiplo.
Quest’ultimo, un tumore delle cellule del midollo osseo, che influenza la produzione delle cellule sanguigne e può danneggiare l’osso, è un disturbo in forte aumento soprattutto nei paesi industrializzati, e si stima che nel mondo ne siano colpite circa 750.000 persone, con un preoccupante aumento nella popolazione più giovane, anche sotto i 45 anni.

Asma

inalatore

L’asma è una malattia che colpisce il sistema respiratorio, che nella maggior parte dei casi si manifesta come un’infezione cronica.
I sintomi più comuni dell’asma sono la difficoltà respiratoria, che si esprime con attacchi d’asma più o meno gravi, tosse, costrizione toracica, oppure respiro sibilante.

Surriscaldamento del pianeta e la nostra salute

inquinamento

Il cambiamento climatico, e l’aumento generale della temperatura, costituiscono oggi ed in futuro non solo una minaccia per il pianeta ma anche un problema per la salute in generale.
Sebbene se ne possano evidenziare infiniti altri ecco alcune conseguenze dirette, visibili ed immediate, con cui dovremo fare i conti, ed i rimedi efficaci per contrastarle:

Asma ed allergie:
Temperature più calde e più elevate significano un aumento della presenza di anidride carbonica nell’ambiente, e, per le piante, un aumento del periodo vegetativo con il conseguente incremento nella produzione di polline. La stagione più lunga, la temperatura superiore ed il 30% in più di CO2 possono infatti spingere le piante a produrre polline fino 5 volte più del normale, con l’evidente conseguenza di una maggior diffusione, ed aggravamento, delle allergie e dell’asma allergica (che oltretutto anche il caldo contribuisce ad aumentare).

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