Un pacemaker nel cervello contro l’anoressia

Un piccolo team di studio canadese, composto da ricercatori del Neuroscience Krembil Centre e dell’University Health Network, ha preso in considerazione l’ipotesi di utilizzare la stimolazione cerebrale per combattere l’anoressia nervosa, ed a tal proposito è stato anche già eseguito il primo test, che ha portato a risultati incoraggianti.

Disturbi alimentari sempre più diffusi tre le italiane

Disturbi alimentari sempre più diffusi tre le italiane

Disturbi alimentari sempre più diffusi tre le italiane

I più differenti disturbi alimentari, quali l’anoressia e la bulimia, sono ormai sempre più diffusi tra tutte le giovani italiane che, sempre più frequentemente, cedono alle lusinghe ed alle tentazioni di taluni particolari ambienti dello spettacolo e dello sport, soprattutto delle sfilate di moda e della danza, che ancora oggi si ostinano, nonostante i più diversi appelli di carattere sociale e le sempre più conosciute certificazioni medico-scientifiche della pericolosità di qualsiasi regime alimentare meno che perfetto, a presentare, quali modelli di riferimento, donne praticamente impossibili.

Drunkoressia e disturbi alimentari colpiscono 3 milioni di giovani ogni anno

Drunkoressia e disturbi alimentari colpiscono 3 milioni di giovani ogni anno

Drunkoressia e disturbi alimentari colpiscono 3 milioni di giovani ogni anno

Con il termine drunkoressia, ormai tristemente noto anche e soprattutto in Italia, i nutrizionisti sarebbero soliti indicare una condizione patologica/psicologica di malnutrizione e denutrizione (volontaria) causata, come si potrebbe facilmente immaginare, dall’eccessiva assunzione di bevande alcoliche che, giorno dopo giorno, arriverebbero letteralmente a sostituire la normale e corretta alimentazione umana basata, come dovrebbe essere logico, sull’assunzione di sostanze nutrizionali in forma solida.

Anoressia a 5 anni

I disordini alimentari, secondo una più che allarmante ricerca condotta da alcuni medici del National Health Service (il Servizio Sanitario Nazionale inglese), colpirebbero anche moltissime bambine, nonché qualche maschietto, di età compresa tra i 5 e i 13 anni, dunque in età scolare e preadolescenziale.

I dati in questione, ottenuti grazie al Freedom of Information Act (legge sulla trasparenza che consente ad un qualsiasi organismo di vigilanza di avere il libero e totale accesso ai documenti classificati dalle istituzioni pubbliche affinché l’operato del governo possa sempre essere sottoposto a severa revisione) parlano di migliaia di casi e fanno emergere numeri impressionanti.

Drunkoressia: nuova patologia tra i giovani

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Dopo la bulimia e l’anoressia, due malattie molto gravi e piaga dei nostri tempi, adesso ne è nata una nuova chiamata drunkoressia che è caratterizzata, come le altre due, da forti disturbi alimentari.
Questo disturbo è in costante crescita tra i giovani e consiste di tenersi a digiuno per tutto il giorno, in modo da arrivare all’ora dell’happy hour a stomaco vuoto, in modo da buttarsi a capofitto sui buffet a base di tartine e pizzette ricche di grassi e di calorie, accompagnando il tutto da superalcolici.
Attualmente non viene considerata una vera e propria patologia, ma una moda passeggera ma i dati riscontrati fanno pensare che si tratti di un comportamento patologico ben più grave.

Bulimia nervosa, bulimia come parte dell’anoressia nervosa e bulimia da peso normale

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La bulimia varia da soggetto a soggetto e ne possiamo riconoscere tre tipi: la bulimia nervosa, la bulimia come parte dell’anoressia nervosa e la bulimia da peso normale.
La prima si manifesta come conseguenza dell’anoressia e non necessariamente si presenta subito ma anche dopo alcuni mesi da una guarigione apparente o anche dopo alcuni anni.

I sintomi sono gli stessi dell’anoressia, qindi un notevole calo di peso, la scomparsa del ciclo mestruale e,a livello psicologico, una costante preoccupazione per le calorie i grassi che si possono ingerire.

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