Afte della bocca, come si cura

sorriso

E’ sicuramente successo a tutti di soffrire, per un breve periodo di afte della bocca, una malattia fastidiosa e dolorosa che spesso viene e non sappiamo perchè.
Le afte sono delle lesioni della mucosa della bocca che si caratterizza da abrasioni o ulcerazioni che vanno dai 2 ai 5 centimetri; oltre alle mucose del cavo orale, le afte possono estendersi anche alle semimucose o alle mucose genitali e attaccarsi come malattie sessualmente trasmissibili, come l’herpes, ad esempio, oppure, associata anche ad alterazioni oculari, è tipica della grande aftosi o sindrome di Behçet, che è da considerarsi come una malattia autoimmune.

Antibiotici: cosa mangiare?

antibiotici

In questo periodo è molto facile essere soggetti a malanni di stagione dovuti per lo più allo sbalzo termico, che ha colpito il nostro paese negli ultimi giorni e molte volte, ha portato con sè il virus dell’influenza.
Questo ha fatto sì che molti medici abbiano prescritto ai pazienti con stati di influenza avanzata, delle cure a base di antibiotici che debellano il virus in modo definitivo e veloce.
Ma la domanda è, che cosa si può mangiare quando si assumono questi farmaci?
E’ importante, prima di tutto, seguire una dieta leggera che però fornisca all’organismo il giusto apporto nutrizionale, senza che il cibo ostacoli l’efficacia dell’antibiotico.
Infatti quest’ultimo debella sia i batteri che causano la malattia, che molti microrganismi benefici che permettono l’assorbimento delle vitamine.

Allo studio nuovi antibiotici dalla pelle delle rane

rana

Le rane sono da secoli state utilizzate, secondo racconti e leggende, per la realizzazione di pozioni magiche o medicine non convenzionali fabbricate da streghe e maghi. Ed in ciò c’è un fondo di verità, come rivela un recente studio di scienziati dell’Università degli Emirati Arabi che di recente hanno presentato i risultati di una loro ricerca su come la pelle delle rane può essere una fonte potenziale di nuovi antibiotici per combattere alcune infezioni, in particolare quelle provocate dai cosiddetti “superbatteri”,quegli organismi che sembrano essere diventati ormai resistenti ai trattamenti con gli attuali antibiotici in circolazione.

Basse dosi di antibiotico favoriscono i superbatteri

batteri

Scienziati americani hanno fatto ulteriori scoperte che confermano come l’uso improprio degli antibiotici può portare allo sviluppo di pericolosi batteri farmaco-resistenti.
Tra questi, con particolare preoccupazione ed attenzione viene seguito lo stafilococco aureo resistente alla meticillina, un batterio il cui sviluppo è particolarmente dannoso soprattutto per i degenti in ospedale.

Nella lotta a questi cosiddetti “superbatteri” è molto importante che medici ed industrie farmaceutiche individuino i motivi e le modalità con qui questi sviluppano la resistenza ai farmaci.

Antibiotici e obesità

antibiotico

A causa dell’aumento dei tassi di obesità, ai pazienti potrebbero essere prescritte dosi di antibiotici più massicce. Lo afferma un recente studio, pubblicato sulla rivista The Lancet, e realizzato da medici provenienti da Grecia e Stati Uniti.
L’osservazione si basa sul fatto che la popolazione occidentale in generale rivela una crescita sostenuta dell’obesità e delle dimensioni corporee.

La preoccupazione dei medici diventa quindi quella di capire se le stesse dosi di antibiotici attualmente utilizzate debbano in futuro subire una modifica a causa di questo cambiamento, se , per esempio, le industrie farmaceutiche debbano produrre gli antibiotici in dosi più differenziate rispetto a quanto viene fatto attualmente.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.