Dormire e sognare aiuta l’apprendimento

siesta

Farsi una dormita dopo aver imparato qualcosa di nuovo è utile per memorizzare quanto appreso, ed ancora di più se si sogna.
E’ quanto ha osservato un gruppo di ricercatori che hanno evidenziato durante una loro ricerca che le persone che sognano sono in grado di memorizzare meglio un determinato compito ed eseguirlo meglio, una volta svegli, di chi invece non sogna quando dorme.

Dislessia

lettura

La dislessia è un handicap nell’apprendimento del linguaggio. La denominazione del disturbo identifica un gruppo di sintomi presenti in persone che hanno difficoltà in specifiche competenze linguistiche, come per esempio nella lettura, nell’ortografia, nella scrittura o nella corretta pronuncia delle parole.

E’ un disturbo che affligge i pazienti per tutto il corso della vita, anche se il suo impatto varia a seconda dell’età e della condizione sociale. Chi è affetto da dislessia, soprattutto a scuola, avrà più difficoltà nella carriera scolastica, e, nelle forme più gravi, potrebbe necessitare di interventi educativi speciali ed individualizzati che comprendono strutture ricettive e clonazepam servizi di supporto ad hoc.

Anche in stato vegetativo le persone possono imparare

rianimazione

Anche le persone in stato vegetativo sembrano avere qualche facoltà di imparare dagli stimoli, almeno secondo un recente studio realizzato da ricercatori dell’Università di Cambridge che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Nature Neuroscience.
La ricerca si è basata sul tradizionale esperimento di Pavlov, ovvero l’induzione di uno stimolo, in questo caso un rumore ed un soffio d’aria nell’occhio, e la registrazione delle reazioni a questo.
L’esperimento è stato condotto su persone in stato di incoscienza e che non risultavano avere alcuna reazione se sottoposti ad altri test.