Una tazza di caffè zuccherata per la memoria

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Abbiamo detto qualche giorno fa che lo zucchero aiuta a calmare la rabbia perchè aiuta il cervello a mantenere l’autocontrollo grazie al glucosio che aumenta le potenzialità cognitive.
Ora uno studio dice che una tazzina di caffè con un cucchiaino di zucchero è un binomio vincente per la memoria e la concentrazione.
Pare già che il caffè abbia molte proprietà benefiche, dalla prevenzione di tumore del cavo orale, alla prevenzione del diabete e secondo i ricercatori dell’Università di Barcellona, la combinazione tra zucchero e caffeina avrebbe l’effetto di migliorare esponenzialmente le prestazioni del cervello permettendogli di raggiungere dei risultati che normalmente richiederebbero molto più sforzo.

Videogiochi sviluppano le facoltà cognitive negli anziani

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Una recente ricerca ha scoperto che i videogiochi possono essere di grande aiuto nelle persone anziane per sviluppare alcune abilità, come quelle della memoria e della reattività, della velocità di elaborazione e dell’orientamento nello spazio.
Lo studio, elaborato da ricercatori della facoltà di neuroscienze e psicologia presso l’University of Illinois at Urbana-Champaign ha preso in considerazione un gruppo di anziani che negli ultimi due anni non aveva mai giocato a videogiochi, la metà dei quali sono stati invitati a giocare a Rise of Nations, un noto e diffuso gioco di strategia in tempo reale, per un periodo di 24 ore in totale nell’arco di 8 settimane.

Aspetti positivi per lo sviluppo nei videogiochi

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I videogiochi sono stati spesso accusati di essere i responsabili della violenza tra i giovani, ed anche di promuovere comportamenti poco sani, come per esempio alimentare la tendenza all’obesità tra i bambini a causa del mancato esercizio fisico, ma un recente studio ha evidenziato che i videogames hanno anche interessanti aspetti positivi, soprattutto nello sviluppo di alcune capacità mentali, cognitive e di reazione.
Lo sostengono i ricercatori del Wheaton College, un’istituzione di ricerca statunitense, in Massachusetts, che hanno coinvolto 20 studenti nella ricerca.

Parlando al cellulare non si registrano le immagini percepite

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Sicuramente c’è qualcuno che ritiene esagerata la proibizione di utilizzare il telefonino in automobile.
Eppure un recente studio condotto da ricercatori della Western Washington University, hanno appurato con un singolare esperimento che effettivamente coloro che utilizzano il cellulare sembrano avere una temporanea forma di “cecità mentale“, nel senso che sebbene i loro occhi registrino le immagini, queste poi non vengono assimilate ed immagazzinate dal cervello.