I padri anziani hanno più probabilità di avere figli autistici

I padri anziani hanno più probabilità di avere figli autistici

I padri anziani hanno più probabilità di avere figli autistici

Sebbene al momento, sul delicato argomento, dovrebbe certamente essere fatta maggior chiarezza, sembrerebbe a dir poco molto probabile che una delle possibili cause dell’autismo, malattia ancora completamente misteriosa giacché, purtroppo, ancora oggi di essa si conoscerebbero esclusivamente taluni dettagli e il quadro complessivo ancora sfuggirebbe alla comprensione degli esperti, possa essere l’età del padre.

L'autismo verrà studiato sui pulcini

L’autismo verrà studiato sui pulcini

L'autismo verrà studiato sui pulcini

La definitiva e completa comprensione dell’autismo e, più in generale, dei Disturbi dello Spettro Autistico e dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, patologie delle quali ancora oggi conosciamo pochissimo, sarebbe di giorno in giorno più vicina e, naturalmente, potrebbe rappresentare il vero e proprio punto di svolta per l’elaborazione dei più accurati metodi diagnostici nonché delle più appropriate strategie terapeutiche.

Obesità materna quale causa di autismo

Obesità materna quale causa di autismo

Obesità materna quale causa di autismo

L’autismo, condizione mentale di estremo disagio sulla quale, ormai da moltissimo tempo, si indaga in modi e con metodiche, tecniche e tecnologie quanto mai approfondite nonché estremamente moderne ed avveniristiche, potrebbe finalmente aver trovato una chiara e precisa causa che, almeno in teoria, sembrerebbe poter spiegare, sin nei minimi dettagli, nascita ed evoluzione dei Disturbi dello Spettro Autistico nei pazienti che, per l’appunto, sarebbero affetti da codesta gravissima patologia mentale.

Giornata Mondiale dell'Autismo

Giornata Mondiale dell’Autismo

Giornata Mondiale dell'Autismo

Si celebrerà oggi in tutto il mondo, come forse alcuni di voi già sapranno, la 23esima Giornata Mondiale dell’Autismo che, ormai dal lontano 1989 e su iniziativa di tutti i più importanti stati membri delle Nazioni Unite, intende diffondere, a livello internazionale e grazie alle più rinomate Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale nazionali ed internazionali, non solamente la conoscenza della malattia in quanto tale bensì anche, e soprattutto, la consapevolezza che le persone autistiche di tutto il mondo, come dichiarato da Bruno Morabito (presidente dell’associazione italiana “Divento Grande ONLUS”): “sono persone speciali, una ricchezza non un problema per la società“.

Diagnosticare l’autismo a 6 mesi

Si tratta di una scoperta molto importante perche’ rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di un biomarker per il rischio di autismo, uno strumento molto piu’ precoce rispetto agli attuali mezzi diagnostici“.

Con queste parole, riportate dalla rivista di divulgazione e revisione scientifica Journal of Psychiatry, Jason J. Wolff, ricercatore capo presso il Carolina Institute for Developmental Disabilities della North Carolina University, avrebbe commentato la possibilità, scoperta ed individuata dal team di neurologi al proprio servizio, di diagnosticare l’autismo, già a 6 mesi di vita, grazie alla corretta applicazione delle più moderne tecniche di neuroimaging.

Autismo e sclerosi multipla invisibili alla società

“Centralità della persona: realtà o obiettivo da raggiungere?” è il nome di un progetto di indagine ad analisi, avviato lo scorso anno dal CENSIS (ovverosia il CENtro Studi Investimenti Sociali) grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione Cesare Serono, istituto di ricerca da sempre attivo nell’individuazione delle cause e delle terapie più adeguate al trattamento delle cosiddette malattie rare, che intende fare il punto della situazione in merito all’assistenza socio-sanitaria dedicata e riservata ai malati sofferenti di una qualsiasi disabilità.

Ebbene, stando a quanto rilevato dal CENSIS in questo primo anno di attività, i malati di sclerosi multipla e di autismo, le malattie estremamente invalidanti sulle quali si sarebbe concentrata l’attenzione del progetto in questione, sarebbero letteralmente abbandonati a se stessi o, per lo meno, lo sarebbe nel lasso di tempo, purtroppo sempre più ampio, che intercorrerebbe tra individuazione dei primi sintomi da parte del soggetto, della famiglia del soggetto o del medico di medicina generale e diagnosi da parte dello specialista.

Autismo ed interruzione del flusso di coscienza

La comunicazione tra sé e sé, a livello di coscienza o di pensiero, il discorso interiore che costantemente accompagna ciascuno di noi dando forma e contenuto ai nostri più fugaci e primordiali flussi di coscienza, guidandoli dalla nascita alla morte, sarebbe di fondamentale importanza, come forse qualcuno già saprà, per lo sviluppo delle nostre capacità intellettivo-cognitive nonché per il mantenimento di un equilibrio psicofisico quanto mai adeguato.

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