Bulimia nervosa, bulimia come parte dell’anoressia nervosa e bulimia da peso normale

anoressia

La bulimia varia da soggetto a soggetto e ne possiamo riconoscere tre tipi: la bulimia nervosa, la bulimia come parte dell’anoressia nervosa e la bulimia da peso normale.
La prima si manifesta come conseguenza dell’anoressia e non necessariamente si presenta subito ma anche dopo alcuni mesi da una guarigione apparente o anche dopo alcuni anni.

I sintomi sono gli stessi dell’anoressia, qindi un notevole calo di peso, la scomparsa del ciclo mestruale e,a livello psicologico, una costante preoccupazione per le calorie i grassi che si possono ingerire.

Iperfagia e Sindrome da anormale controllo del peso

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Esistono due patologie chiamate Iperfagia e Sindrome da anormale controllo del peso che comportano gli stessi episodi compulsivi di eccessi alimentari della bulimia, che però non provocano sensi di colpa o paure e non necessariamente sfociano nell’anoressia o nella bulimia stessa.
Di conseguenza il soggetto che ne soffre non mette in atto misure drastiche per eliminare il cibo poichè gli episodi si verificano sporadicamente e non necessariamente provocano variazioni di peso notevoli.

Su internet si diffondono contenuti a favore di bulimia e anoressia

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Se Internet è indiscutibilmente una delle meraviglie del ventunesimo secolo lo è nel bene come nel male. Sicuramente ha cambiato il nostro modo di comunicare, di fare ricerca, di relazionarsi con gli altri o di reperire informazioni. Ma è anche il palcoscenico sul quale, purtroppo, hanno trovato maggior visibilità anche comportamenti e sentimenti riprovevoli, come la pedo pornografia, la violenza o l’esaltazione del razzismo.
Un esempio in questo senso è la presenza sulla rete di centinaia di siti, forum e blog che esaltano l’anoressia e la bulimia, mali che, soprattutto nell’occidente industrializzato, affliggono milioni di persone, in particolare le donne.

Diete estreme e dimagramento forzato in crescita tra le donne asiatiche

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Nella maggior parte dei paesi industrializzati la magrezza nella donna è celebrata al punto da causare l’insorgenza e l’aumento di disturbi alimentari come anoressia e bulimia anche molto seri e gravi. Tale ossessione è un fenomeno in crescita attualmente anche nelle metropoli cinesi, dove il culto della magrezza sta diventando, come in Occidente, un grosso problema sociale e sanitario. Peggiorato, sembra, dalla percezione culturale della bellezza, che vuole la donna magra e filiforme.
Secondo Philippa Yu, psicologa clinica presso l’Hong Kong Eating Disorder Association, esiste un limite “magico” cui aspirano le donne cinesi, 100 libbre, l’equivalente di 45,5 kg, un obiettivo da raggiungere indipendentemente dall’altezza e dal peso corporeo originario.

Psicoterapia strumento efficace contro l’obesità

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Un programma di psicoterapia può funzionare meglio di altri strumenti per aiutare le ragazze a rischio obesità dall’accumulare chili di troppo.
E’ quanto hanno evidenziato ricercatori dell’Uniformed Services University’s Department of Medical and Clinical Psychology.
Il programma di psicoterapia, incentrato sul miglioramento delle relazioni interpersonali e le difficoltà nei rapporti sociali, identificate come causa di alcuni comportamenti non salutari, è stato testato su 38 ragazze, sottoposte, casualmente, al programma di psicoterapia oppure ad un normale programma di alimentazione equilibrata e salutare.

Kate Moss criticata dalle organizzazioni per la lotta all’anoressia

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Coloro che lottano contro il diffondersi dell’anoressia hanno sempre avuto un formidabile avversario nel mondo della moda, che sembra non voler assolutamente cambiare opinione su quello che è il modello di bellezza propagandato su giornali, riviste e televisione e che così tanto influisce sui costumi dei giovani, in particolare delle adolescenti.

Recentemente è scoppiata una forte polemica contro Kate Moss, una delle modelle più famose al mondo, nota per la sua linea ultra sottile che ne ha fatto una delle icone della moda e del fashion negli anni ’90.

Terapia cognitivo-comportamentale mirata la migliore delle psicoterapie per trattare la bulimia

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Una specifica forma di talk therapy risulta particolarmente efficace e rapida nell’aiutare le persone con disturbi bulimici a controllare e bloccare i loro comportamenti non salutari.
Questo il risultato di una ricerca che ha messo a confronto diverse discipline di psico-terapia per combattere la bulimia, rilevando che la terapia cognitivo-comportamentale è quella che offre i risultati migliori.
I ricercatori, provenienti dalla University of Western Sydney in Australia hanno pubblicato i loro risultati sul Cochrane Database of Systematic Reviews, una pubblicazione a cura della Cochrane Collaboration, un’organizzazione internazionale che si occupa di valutare i lavori e le scoperte della ricerca medica.
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