Omega 3 aumenterebbe il rischio di cancro alla prostata

Pure Fish Oil

Secondo un recente studio effettuato presso il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle e guidato da Alan Kristal, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the National Cancer Institute, il consumo di Omega 3 aumenterebbe addirittura del 71% le possibilità di insorgenza di cancro alla prostata.

Combattere il cancro alla prostata con un sano condimento

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Secondo una recente ricerca pubblicata sulla versione online di JAMA Internal Medicine, è possibile combattere il cancro alla prostata con un sano condimento a tavola. I ricercatori dell’University of California a San Francisco hanno scoperto che il consumo quotidiano di un cucchiaio di olio vegetale abbassa in maniera importante il rischio di cancro alla prostata potenzialmente letale e la possibilità di morire per qualsiasi causa.

Merluzzo inibisce lo sviluppo delle metastasi tumorali

Il merluzzo potrebbe rivelarsi l’arma vincente contro le metastasi tumorali: pare infatti che una particolare proteina del merluzzo riuscirebbe a inibire lo sviluppo del cancro.

 

Per il momento i risultati arrivano da uno studio guidato da Hafiz Ahmed dell’Università del Mariland (Baltimora, Usa), ma condotto soltanto in laboratorio

Curare il tumore alla prostata consumando curcumina

Un team di scienziati statunitensi facenti riferimento alla Thomas Jefferson University, una delle più prestigiose università della costa orientale degli Stati Uniti d’America, avrebbe negli scorsi mesi dimostrato come la curcumina, sostanza assolutamente naturale, possa attivamente combattere il tumore alla prostata contrastandone l’evoluzione.

Cancro alla Prostata: sperimentata una nuova cura con ultrasuoni

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Una terapia sperimentale contro il cancro alla prostata, che utilizza gli ultrasuoni è stata sperimentata con successo in due diversi istituti medici londinesi.
Tale terapia ha una serie di vantaggi, il primo, fondamentale, è quello di evitare le cure in radioterapia o interventi chirurgici, il secondo quello di provocare meno effetti collaterali come invece accade con gli altri tipi di cure, oltre a necessitare di tempi di intervento e di dimissione più brevi.