Pomodoro proprietà

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Continua il nostro viaggio all’interno della cucina, analizzando le proprietà benefiche degli alimenti che vi sono contenuti all’interno, e, dopo aver parlato delle proprietà delle carote, del limone, della rucola, della banana e delle noci, oggi vogliamo parlare delle proprietà contenute nel pomodoro.
Il pomodoro è una pianta erbacea annua che appartiene alla famiglia delle Solanacee ed è originario del Sud America; il pomodoro, dopo la patata, è l’ortaggio maggiormente consumato su tutto il pianeta e contiene per il 93 per cento acqua e per il restante sette per cento contiene 1% di proteine ,1,8% di fibre, lo 0,2% di grassi ed il 2,9% di carboidrati.

Mal d’auto: come prevenirlo

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In questi giorni di vacanza molte persone stanno raggiungendo i posti turistici con l’automobile e questo potrebbe davvero trasformarsi in un incubo per chi soffre la macchina.
Prima di tutto, bisogna seguire dei piccoli accorgimenti per evitare, o per lo meno, limitare i danni: regola numero uno, eliminare i deodoranti all’interno dell’abitacolo e regola numero due partire con lo stomaco pieno.
E’ di fondamentale importanza assumere cibi asciutti e leggeri, in special modo carboidrati ed evitare tassativamente le proteine.
Soprattutto non bisogna bere bevande frizzanti perchè aumentano esponenzialmente il disturbo, provocando nausea e vomito e bisogna cercare di eliminare i profumi che, in un ambiente così piccolo, rimangono latenti nell’aria, provocando disagio per chi patisce la guida.

Trigliceridi

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I trigliceridi sono la forma chimica dei grassi presenti nel corpo e negli alimenti.
Sono presenti anche nel sangue, e, in associazione con i livelli di colesterolo formano quelli che vengono definiti lipidi plasmatici.
I trigliceridi nel plasma si formano sia con la specifica dieta seguita sia come elaborazione dei carboidrati. Le calorie assimilate durante un pasto, e non utilizzate direttamente dai tessuti vengono infatti trasformate in trigliceridi e immagazzinati nelle cellule adipose dell’organismo.
Saranno gli ormoni a regolare e determinare come l’organismo in seguito utilizzerà il tessuto adiposo come fonte di energia per il corpo.

Un test del DNA per scoprire la propria dieta ideale

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Un semplice test del DNA potrebbe essere di aiuto a stabilire quale dieta risulta essere più efficace per ogni individuo, anticipando in questo modo la valutazione di quanti chili si potranno perdere seguendola.
E’ il risultato di uno studio preliminare, compiuto su 101 donne statunitensi bianche da parte di un equipe di ricercatori dell’Università di Stanford negli Stati Uniti.
Per ognuna delle donne è stato raccolto un campione di DNA, dal cui codice genetico i ricercatori hanno isolato, tra centinaia, alcuni geni che possono avere un influenza decisiva nella metabolizzazione di grassi e carboidrati.
Le donne coinvolte nell’esperimento sono state divise in tre gruppi, ognuno scelto in base alla presenza di uno di questi geni prescelti, e per ognuna di esse è stata quindi proposta una dieta in relazione o in contrasto con il patrimonio genetico evidenziato.

Allergia alla carne meno rara di quanto si creda

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Si sanno molte cose sulle allergie al latte, alle arachidi, ai frutti di mare ed ad altri alimenti, ma relativamente poco invece si conosce delle allergie provocate dalla carne. Eppure anche la carne è in grado di provocare fenomeni allergici.
In un articolo comparso ieri il Los Angeles Times evidenzia come uno dei più importanti siti informativi sulla questione delle allergie alimentari, il Food Allergy and Anaphylaxis Network non presenta, nei suoi elenchi, alcun riferimento alle allergie causate dalla carne.
Eppure, sostiene il quotidiano californiano, uno studio recente, condotto da ricercatori provenienti da tre diverse istituzioni di ricerca, l’Università della Virginia, l’Università del Tennessee ed il John James Medical Center in Australia, e presentato durante il meeting annuale della American Academy of Allergy, Asthma & Immunology, suggerisce che al contrario di quanto si pensi le allergie provocate dalla carne non sono così rare.

La dieta mediterranea riduce la necessità di farmaci nei diabetici

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La dieta mediterranea continua a mietere consensi e riconoscimenti quando si parla di alimentazione salutare. L’ultimo al riguardo è lo studio condotto da ricercatori dell’Università di Napoli specializzati in endocrinologia e malattie metaboliche.
La ricerca si è basata sulla comparazione tra due gruppi di pazienti affetti da diabete di tipo 2 appena diagnosticato, un gruppo, di 108 persone, sottoposto ad un regime di dieta mediterranea, l’altro, di 107 persone, sottoposto ad una dieta povera di grassi.

Le diete povere di carboidrati aumentano il rischio di arteriosclerosi

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Le diete basate sull’assunzione di grandi quantità di carne, formaggi e pesce, limitando l’apporto di carboidrati, hanno conosciuto una popolarità notevole nel corso degli anni ’90 perchè permettevano una rapida perdita di peso.
Eppure, secondo i ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center tale dieta, nelle sperimentazioni su topi da laboratorio, provoca diversi problemi soprattutto a livello circolatorio, perchè contribuisce ad aumentare notevolmente la formazione di placche di grasso sulle pareti delle arterie.
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