Nessuna correlazione tra SM e CCSVI

Nessuna correlazione tra SM e CCSVI

Nessuna correlazione tra SM e CCSVI

Cattive notizie per tutti i malati italiani di sclerosi multipla fiduciosi del successo delle teorie e delle strategie terapeutiche dell’ormai noto e discusso chirurgo ferrarese Paolo Zamboni giacché, stando alle ultime sperimentazioni scientifiche condotte in Italia, non esisterebbe alcun tipo di correlazione tra la CCSVI, altrimenti e più comunemente nota come insufficienza venosa cronica cerebrospinale, e l’insorgenza, proprio a causa di quest’ultima, della sclerosi multipla, altrimenti e più comunemente nota come sclerosi a placche, che altro non sarebbe se non una gravissima patologia autoimmune cronica demielinizzante.

Identificati i geni della sclerosi multipla

Tramite l’eminente rivista scientifica Nature giungono oggi ottime notizie per tutti i malati di sclerosi multipla.

Uno studio multicentrico, il più grande mai realizzato sull’argomento, guidato dai medici delle Università inglesi di Oxford e Cambridge e al quale hanno partecipato numerosissime istituzioni internazionali di ricerca e di cura della sclerosi multipla, tra cui l’IMSGC (International Multiple Sclerosis Genetics Consortium) di cui fanno parte le Università italiane del San Raffaele di Milano e del Piemonte Orientale di Novara e il Wellcome Trust Case Control Consortium, avrebbe finalmente sequenziato tutti i 29 geni “difettosi” responsabili della sclerosi multipla una della peggiori malattie infiammatorie croniche demielinizzanti (poiché distruggono la mielina, componente essenziale del sistema nervoso centrale giacché consente la trasmissione degli impulsi nervosi tra un neurone e l’altro).

Viagra contro la sclerosi multipla

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Spesso ci siamo occupati di sclerosi multipla, in modo particolare abbiamo spesso trattato il legame che c’è tra la sclerosi e le vene ridotte nel cervello, che è la teoria innovativa del dottor Paolo Zamboni, il quale sostiene che vi sia una stretta correlazione tra la sclerosi e la CCSVI.
Oggi invece arriva dall’università di Barcellona, una ricerca che dimostra una riduzione drastica della sclerosi multipla grazie alla somministrazione di Viagra.

Sclerosi Multipla e CCSVI: un passo indietro dai ricercatori

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In questi ultimi mesi si è parlato spesso della scoperta del dottor Zamboni che ha correlato la sclerosi multipla con la CCSVI, sostenendo che quest’ultima fosse all’origine delle cause che portano ad avere la sclerosi; ebbene, uno studio dell’università di Buffalo non vi sarebbero evidenze di questa correlazione.
Una doccia fredda per tutti coloro i quali sostengono le teorie del dottor Zamboni come Nicoletta Mantovani, la vedova di Luciano Pavarotti che da anni soffre di sclerosi multipla e si batte affinchè il governo permetta le sperimentazioni su larga scala.

Finalmente al via la sperimentazione del dottor Zamboni

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Nell’azienda ospedaliera universitaria Sant’Anna, in cui il dottor Paolo Zamboni dirige il centro di malattie vascolari è finalmente giunta l’approvazione del comitato etico che dà il via alla sperimentazione del protocollo da lui creato, dopo mesi e mesi di battaglie e di appelli, anche da parte di personaggi famosi come Nicoletta Mantovani.
Ricordiamo che il dottor Zamboni, assieme al neurologo Fabrizio Salvi, ha dimostrato una correlazione effettiva tra sclerosi multipla e CCSVI, una malattia che causa un’occlusione delle vene che portano il sangue al cervello che appunto ha come risultato la malattia neurodegenerativa in questione.

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