Robot-lombrichi per i tumori cerebrali

Robot-lombrichi per i tumori cerebrali

Robot-lombrichi per i tumori cerebrali

L’idea di creare un microscopico lombrico-robo, capace di insinuarsi, senza creare alcun tipo di danno, sin nelle più inaccessibili cavità cerebrali, potrebbe essere stata suggerita a Jean-Marc Simard, neurochirurgo di fama mondiale che, ormai da tempo, si farebbe assistere nei propri interventi dai più evoluti e ricercati ritrovati tecnologici di ultima generazione, dalla celeberrima saga di Matrix.

Perdita funzioni cognitive dai 45 anni

Le principali funzioni cognitive umane, specialmente quelle legate all’apprendimento ed alla memorizzazione di nuove cognizioni, subirebbero un primo, lieve, livello di regressione sin dai 45 anni di età e non già, come sempre si era supposto, a partire dai 60 anni.

COS’È LA DEMENZA

Auto-cannibalismo causerebbe il fallimento delle diete

Quando si comincia una dieta è oltremodo necessario armarsi di pazienza, determinazione e costanza. Questi fattori, infatti, uniti ad un’adeguata attività fisica e ad un regime alimentare preventivamente concordato con il proprio dietologo (bisogna, infatti, diffidare dei rimedi fai da te, magari scovati su internet. A tal proposito si legga l’articolo “Giovane di Latina si spaccia medico su Yahoo! Answer” sulla pericolosità dei consulti online) sono alla base della riuscita di qualsiasi dieta.

A volte, però, questi elementi determinanti, potrebbero non bastare.

Raggiunto il limite massimo dell’intelligenza

Secondo Simon Laughlin, eminente e noto professore di neurobiologia presso la famosissima Università di Cambridge, il cervello umano avrebbe raggiunto i propri limiti massi e non potrebbe mai più espandersi rendendo la razza umana sorprendentemente intelligente. Anzi, secondo il ricercatore, esisterebbe la concreta possibilità di una rapida e decisa involuzione.

In definitiva, se gli studi condotti da Laughlin dovessero trovare conferme, l’uomo non potrà mai essere più intelligente di quanto lo sia oggi.

Perchè? I problemi principali sarebbero due, uno relativo allo spazio ed uno relativo all’energia. Analizziamoli brevemente.

Coscienza innata esiste

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Recentemente è stata fatta una scoperta sensazionale da un’equipe di neuroscienziati dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna, in Svizzera, guidati dal prof. Henry Markram che ha dimostrato che esiste la coscienza innata.
In poche parole, il funzionamento neuronale non per forza è determinato dall’esperienza e questo apre nuove strade nel campo neurologico perchè fino adesso si sapeva che vi era una stretta correlazione tra le due cose.
Infatti i circuiti neuronali si stabilivano e si sviluppavano grazie alle esperienze acquisite tramite un fenomeno che prende il nome di plasticità sinaptica.

La meditazione riduce la percezione del dolore fisico

meditazione

Abbiamo parlato, qualche tempo fa, di come la meditazione aiuti a sviluppare pensieri positivi nel cervello e quindi a permettere una guarigione più veloce.
La meditazione aiuta infatti a superare il dolore poichè produrrebbe un effetto evidente in termini di riduzione della percezione del dolore stesso, superiore addirittura alla somministrazione della morfina.
E’ stato infatti condotto uno studio in cui un piccolo gruppo di persone che non avevano mai avuto a che fare con la pratica orientale, sono state sottoposte a quattro sedute di meditazione di venti minuta l’una, in cui veniva insegnato a focalizzare l’attenzione in un punto, in modo da liberare la mente da pensieri indesiderati.

L’abbandono è uguale al dolore fisico

abbandono

Forse per arrivare a questa conclusione non serviva un equipe di medici perchè è un’esperienza talmente dolorosa che paragonarla ad una botta in testa forse è addirittura il minimo.
Stiamo parlando dell’abbandono della persona amata; lo studio pubblicato da Proceedings of the National Academy of Sciences, spiega che essere lasciati corrisponde ad un trauma fisico violento.
Oltretutto il cervello si crea uno stato di sofferenza che si alimenta con il riemergere costante dei ricordi del passato, questo perchè la persona che viene lasciata vede attivarsi le aree del cervello che sono collegate al dolore fisico.

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