Dormire stimola il cervello

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Una bella notizia per tutti i dormiglioni d’Italia: dormire è molto utile per riorganizzare le idee e quindi chi sostiene che chi dorme non piglia pesci si sbaglia.
Quindi, dopo la bella notizia che dormire aiuta a dimagrire, oggi vogliamo appunto darvene un’altra: per stimolare la memoria e mantenere il cervello agile e in allenamento a lungo, i neuropsicologi consigliano un numero adeguato di ore di sonno che aiuta a stimolare il processo dei ricordi, tramite la formazione dei sogni.

L’Alzheimer non colpisce chi consuma alcol moderatamente

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Dopo la recente scoperta che il morbo di Alzheimer si origina dal fegato e non dal cervello come si è sempre pensato, oggi uno studio ha dimostrato che un moderato consumo di alcol aiuterebbe a prevenire la demenza senile e il morbo di Alzheimer.
La ricerca spiega che un eccessivo consumo di alcol sicuramente rallenta le attività cerebrali e danneggia la memoria in maniera irreversibile, mentre un consumo leggero di alcol aiuterebbe a prevenire la malattia.

L’Alzheimer ha origine dal fegato

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Il Morbo di Alzheimer è ancora in fase di studio da parte dei ricercatori poichè non si sono ancora stabilite le cause che lo provocano e non si è ancora arrivati a trovare una cura efficace.
Ma un nuovo studio, in corso in questo periodo, sembrerebbe suggerire che le placche che vengono associate all’Alzheimer abbiano origine dal fegato e non nel cervello, come si è pensato da sempre.
Questa scoperta è sensazionale perchè porterebbe a delle cure più mirate che potrebbero semplificare potenzialmente i trattamenti di prevenzione e cura della malattia.

La depressione è correlata al peso che si ha alla nascita

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La depressione può essere un fattore che scaturisce dal peso che si ha alla nascita, secondo un recente studio effettuato dall’Università di Southampton e presso il Medical Research Council Lifecourse Epidemiology Unit del Southampton General Hospital.
Così come si è scoperto che essere tendenti al pessimismo è innato perchè risiede nel Dna, per la depressione si è visto che influiscono le nostre dimensioni ed il peso della placenta.

L’ecstasy lascia intatte le facoltà cognitive

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Questa notizia sarà sicuramente una fonte di polemiche: l’ecstasy non provoca conseguenze a livello cognitivo in chi ne fa uso.
Questo studio effettuato da alcuni ricercatori americani e pubblicato sulla rivista Addiction dimostrerebbe che la droga sintetica non provocherebbe dei danni permanenti alle facoltà mentali e cognitive nelle persone che l’assumono.
A questa conclusione si è arrivati perchè si sono analizzati i soggetti che consumavano solo questo tipo di droga, non associandola così a cocaina, fumo, alcol o crack per esempio che potevano sfalsare i risultati.

La curcuma contro l’ictus

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Si è scoperto che con la curcuma è possibile curare i neuroni colpiti dall’ictus.
Grazie quindi ad un elemento fondamentale della medicina tradizionale indiana è possibile curare una malattia invalidante e che pregiudica lo stile di vita in chi viene colpito.
I ricercatori americani che hanno realizzato questo studio si sono concentrati sulle proprietà benefiche della spezia, in particolar modo della curcumina; alterando la struttura molecolare di questa sostanza gli studiosi hanno visto che la curcumina riusciva a superare la barriera ematoencefalica e a curare i neuroni colpiti dall’ictus.

Il cervello è influenzato dai batteri intestinali

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Secondo uno studio recente, i batteri intestinali sono in grado di influenzare lo sviluppo del cervello e il comportamento delle persone adulte.
Dopo che è stato scoperto un gene in grado di caratterizzare l’impulsività maschile, ora questa ricerca sostiene che la colonizzazione dell’intestino da parte di alcune tipologie di microbi potrebbe favorire uno sviluppo ottimale del cervello.
Questa ricerca mette così in relazione le abitudini alimentari, i batteri presenti nell’intestino e il ruolo svolto da questi ultimi in relazione agli altri organi, ma in particolar modo sul sistema immunitario.