La meditazione ha effetti positivi sul cervello

meditazione

Abbiamo già parlato dei risultati benefici ottenuti dalla pratica della meditazione, come ad esempio per curare il tumore al seno e di come lo yoga sia una valida terapia per combattere i disturbi del sonno, oggi vogliamo continuare a parlare dell’importanza della meditazione.
Questa tecnica di rilassamento che aiuta a combattere l’ansia e lo stress, è un toccasana anche per il cervello lasciando tracce evidenti nella materia grigia.

Scoperte nel cervello 130 proteine che corrispondono a 130 malattie

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Continuano le scoperte riguardanti le funzioni dei geni e la sintetizzazione delle proteine nel cervello, che sono responsabili di molte malattie umane.
Un gruppo di ricercatori è riuscito a catalogare ben 1461 proteine estratte dal cervello e 130 di queste sono risultate essere collegate ad altrettante malattie cerebrali.
Questa ricerca è stata effettuata da una squadra di medici dell’università di Edimburgo e potrebbe aprire nuovi spiragli non soltanto sulle cause delle malattie cerebrali, ma anche fissare le basi per dei nuovi modelli di studio dell’evoluzione del cervello umano.

L’Amigdala a cosa serve?

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Chiunque di noi ha almeno una fobia o una paura che gli provoca disagio ed ansia, fino a sfociare in vere e proprie fobie patologiche e particolari che possono dar luogo ad attacchi di panico.
Tutto questo si realizza grazie all’amigdala, una struttura cerebrale a forma di mandorla che risiede nel lobo temporale davanti all’ippocampo.
Le sue funzioni principali sono quelle di immagazzinare le notizie e di comandare una reazione in particolari situazioni, con pensieri ed azioni che richiamano alla memoria esperienze dello stesso tipo e che hanno insegnato al cervello a reagire.
Queste emozioni che scaturiscono da questo nucleo di neuroni sono indipendenti dalla nostra volontà e quindi dal pensiero razionale.

Cancellare i ricordi traumatici si può

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Un gruppo di studiosi americani ha trovato un metodo per rimuovere i ricordi dolorosi e traumatici in modo permanente.
Questo risulterebbe essere un valido aiuto per le persone che hanno subito violenze o vissuto delle esperienze traumatiche che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria, condizionando così la personalità.
Può sembrare un discorso basato sulla fantascienza, ma si stanno sperimentando degli psicofarmaci da poter utilizzare per la sindrome da stress post -traumatico.
Una proteina prodotta all’interno del cervello è la responsabile della memoria degli eventi dolorosi e viene prodotta dall’ amigdala, una struttura cerebrale situata vicino all’ippocampo legata alle emozioni forti come la paura e le varie fobie.

Una tazza di caffè zuccherata per la memoria

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Abbiamo detto qualche giorno fa che lo zucchero aiuta a calmare la rabbia perchè aiuta il cervello a mantenere l’autocontrollo grazie al glucosio che aumenta le potenzialità cognitive.
Ora uno studio dice che una tazzina di caffè con un cucchiaino di zucchero è un binomio vincente per la memoria e la concentrazione.
Pare già che il caffè abbia molte proprietà benefiche, dalla prevenzione di tumore del cavo orale, alla prevenzione del diabete e secondo i ricercatori dell’Università di Barcellona, la combinazione tra zucchero e caffeina avrebbe l’effetto di migliorare esponenzialmente le prestazioni del cervello permettendogli di raggiungere dei risultati che normalmente richiederebbero molto più sforzo.

Zucchero per calmare la rabbia

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Qualche tempo fa abbiamo detto che da alcuni studi si è riscontrato che la rabbia stimola e aiuta a raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge perchè acutizza tutti i sensi che si proiettano verso il raggiungimento dello scopo che ci si è prefissati.
La notizia di oggi è che per raffreddare gli animi troppo surriscaldati basta un cucchiaino di zucchero.
L’effetto sarebbe dato dall’effetto del glucosio nel sangue, che fornirebbe energia al cervello aumentando la capacità di autocontrollo.
Per riuscire a placare la rabbia bisogna avere un forte self control e questo provoca un grande sforzo e spreco di energie da parte del cervello che deve riprendere l’autocontrollo sul corpo.

E’ possibile prevedere il futuro?

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L’essere umano è sempre stato ossessionato dalla possibilità di prevedere il futuro ed esistono molti racconti e molti miti che si perdono nella notte dei tempi che parlano di divinazione.
Dalla pizia dell’Oracolo di Delfi che prevedeva il futuro in nome del dio Apollo, fino ai nostri giorni con l’eroina di Twilight che ha ricevuto questo dono, gli uomini hanno sempre cercato di avere questo potere.
Ebbene, dopo secoli di studi e di supposizioni, i medici moderni sono arrivati alla conclusione che la mente umana è in grado di leggere il futuro, poichè esistono diversi esempi di precognizione, che vengono catalogati come processi anomali di trasferimento di informazioni o energia, ma che al momento non godono di una spiegazione scientifica vera e propria.

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