Nintendo Wii e salute

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Ormai da qualche anno la Wii è entrata di prepotenza nelle case di molti italiani e sembra avere degli aspetti molto salutari sul fisico e sulla mente perchè porta le persone che la utilizzano a fare movimento e a divertirsi.
Dopo Facebook che può provocare problemi psicologici che possono addirittura sfociare in attacchi d’ansia o peggio, in veri e propri attacchi di panico, dopo internet che ha creato una forte dipendenza in alcune persone che non riescono assolutamente a farne a meno, fino a sfociare in una vera e propria mania, oggi, finalmente con la Nintendo Wii è stato creato un qualcosa che apporta benefici sia mentali che fisici.

Dormire con la luce accesa provoca la depressione

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Secondo alcune ricerche, sembrerebbe che dormire con la televisione accesa o con una lampada che emana una calda luce sia assolutamente controproducente per chi soffre di depressione.
Questo perchè la luce accesa durante il sonno può seriamente influenzare l’umore e portare ad avere sintomi depressivi.
Secondo i ricercatori dell’Università dell Ohio State, una luce, anche fioca, può portare ad avere disturbi, alterando il funzionamento di una parte delle cellule cerebrali responsabili del ciclo sonno veglia , comportando così degli sbalzi d’umore e di consenguenza una possibile incidenza di cadere nella depressione.

Primo trapianto di cellule staminali nel cervello per curare l’ictus

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Qualche giorno fa un team di medici britannici ha trapiantato alcune cellule staminali nel cervello di un uomo, in un intervento molto all’avanguardia in Scozia, con lo scopo di testare la sicurezza di una terapia per pazienti con disabilità dopo un ictus.
Qulache tempo fa sono state prodotte dalle cellule staminali della pelle, cellule del sangue proprio con lo scopo di non dover fare trasfusioni con sangue di diverso DNA del paziente , che in caso di trapianto non provocherebbe rigetto.
Questo intervento è stato effettuato per la prima volta al mondo proprio con lo scopo di curare i pazienti colpiti da ictus con le cellule staminali nervose.

Perchè non si ricordano i nomi delle persone?

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Capita sovente che ci troviamo a parlare con qualcuno di cui non ricordiamo il nome oppure che mentre guardiamo un personaggio famoso in televisione non riusciamo ad associare il volto con il nome.
Questo perchè avviene? Perchè all’interno del cervello è presente un circuito che permette alle persone di elaborare queste informazioni che dall’area orbito -frontale fanno scattare l’input che poi viene inviato verso il polo temporale che lo recepisce.
Ciò che fa da collegamento a queste due parti del cervello è il fascicolo uncinato che passa l’informazione fino a trovare il nome che corrisponde alla persona che abbiamo davanti.

Vincere in casa influisce sui circuiti cerebrali nella specia maschile

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Curiosa ed interessante ricerca quella svolta nell’Università del Wisconsin su topi da laboratorio. Secondo quanto rilevato nello studio, di recente apparso su Proceeding of the National Academy of Sciences vincere una competizione influisce sul cervello, ed ancora più importante è se la vittoria avviene nel proprio territorio, in casa, insomma.
I ricercatori hanno dimostrato che vivere una competizione vittoriosa provoca cambiamenti nella materia cerebrale, ed aumenta la potenzialità di vincere altre competizioni e conflitti nel futuro.

Come il cervello regola i livelli di colesterolo

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Nel cervello uno dei centri di controllo dei livelli di colesterolo nel sangue.
Un ormone, denominato grelina, sarebbe al centro dei processi del sistema nervoso centrale per gestire il metabolismo dell’organismo. E’ quanto spiegano i ricercatori dell’Università di Cincinnati, negli USA, che hanno condotto un esperimento approfondito sui topi pubblicato di recente su Nature Neuroscience.

Anche gli estrogeni giocano un ruolo nel comportamento del maschio

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I modelli di comportamento specifici di genere, maschile e femminile, sono spesso attribuiti al testosterone nell’uomo ed agli estrogeni nella donna, ma un recente studio ha invece rilevato come questa distinzione non sia così netta come si pensava.
Alcuni ricercatori dell’Università di California a San Francisco, che hanno pubblicato di recente uno studio sulla rivista Neuron, hanno scoperto infatti che l’ormone maschile non funziona nel modo in cui si pensava durante lo sviluppo del cervello e del comportamento del maschio quando diventa adulto.
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