Centri eccellenza Chirurgia Generale

Centri eccellenza Chirurgia Generale

Centri eccellenza Chirurgia Generale

Uno dei fattori maggiormente discriminanti per l’individuazione dei centri di eccellenza di Chirurgia Generale, specialità medica consistente nel trattamento chirurgico delle numerose patologie afferenti gli organi interni ed i tessuti racchiusi nella cavità addominale, è la capacità del succitato reparto di operare non già in laparotomia bensì in laparoscopia.

Sintomi attacco di bile

MRCP

I calcoli biliari sono piccoli granuli di materia che si sviluppano nella cistifellea, la grande ghiandola che si trova a fianco del fegato che ha il compito di contenere e secernere all’occorrenza la bile per aiutare l’intestino nel processo digestivo.
La bile è una sostanza composta da acqua, colesterolo, grassi, sali biliari, proteine e bilirubina (che da il caratteristico colore giallo-marrone alla bile ed alle feci) come materia di scarto.
Quando nella bile si presentano in alta quantità sia colesterolo che bilirubina, queste sostanze possono indurirsi formando dei granuli.

Appendicectomia e rimozione della cistifellea attraverso l’ombelico

ombelico

Un chirurgo che lavora al Dipartimento di biochirurgia e tecnologia chirurgica presso l’Imperial College di Londra sta sperimentando una nuova tecnica per eseguire interventi sugli organi addominali interni, utilizzando la chirurgia laparoscopica, che prevede un solo taglio, non più grande di 10 millimetri nell’ombelico, attraverso il quale si possono inserire sia un dispositivo per rilevare le immagini video, sia gli strumenti chirurgici.

Itterizia

occhiogiallo

L’itterizia non è da considerarsi una vera e propria malattia, quanto invece la manifestazione di una serie di disturbi epatici.
Il fattore scatenante dell’ittero è la presenza eccessiva nel sangue di una sostanza, la bilirubina, quando questa supera determinate quantità, che variano dai 2 ai 3 mg ogni 100 ml di sangue. La bilirubina è una sostanza prodotta dalla distruzione dei globuli rossi, che viene assorbita ed elaborata dal fegato.

Calcoli biliari: una moderata quantità d’alcool ne impedisce la formazione

vino

Bere una moderata quantità di alcol protegge contro lo sviluppo di calcoli biliari, questi i risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori anglosassoni e presentato alla riunione annuale della Digestive Disease Week a Chicago.

La ricerca ha interessato un campione di 25.000 uomini e donne, ed i dati sono stati presi da un importante studio istituito per esaminare il legame tra dieta e cancro in uomini e donne compresi nella fascia di età che va dai 45 anni ai 74 anni di cui è stata presa in considerazione una fascia di persone di età media di 62 anni, per due terzi donne. In particolare è stata confrontata per un periodo di 10 anni l’assunzione di alcool con il rischio di sviluppare calcoli biliari.

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