Come non dimenticarsi la pillola anticoncezionale?

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Ormai la pillola anticoncezionale è diventato il contraccettivo più utilizzato dalle donne alla pari nelle preferenze tra questa ed il preservativo, ma risulta essere molto più sicura, sia perchè previene gravidanze indesiderate e sia perchè riduce il rischio di disturbi.
Il problema però è che tra le donne è molto diffuso dimenticarsi di assumerla aumentando cisì il rischio di gravidanze non desiderate.

Ogino Knaus

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Il metodo Ogino Knaus è forse universalmente noto tra i sistemi di controllo delle nascite naturali, anche se la sua efficacia reale non supera, secondo recenti statistiche, il 15-30% di affidabilità secondo alcuni, mentre per altri le percentuali sono ancora più basse. Sicuramente molto meno valido che non la pillola o il preservativo, quest’ultimo ritenuto universalmente anche il più efficace non solo per evitare una gravidanza indesiderata ma anche per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili.
Ad introdurre il metodo di controllo delle nascite basato sul calcolo statistico dei giorni di maggior fertilità della donna hanno contribuito, in maniera separata, i due studiosi da cui il metodo ha avuto il nome.

Disfunzioni sessuali e pillola anticoncezionale

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Proprio nei giorni in cui si celebrano i 50 anni della pillola anticoncezionale esce un nuovo studio, pubblicato sulla rivista medica Journal of Sexual Medicine che suggerisce che le donne che usano la pillola possono avere un rischio maggiore di disfunzioni sessuali.
Tra queste si enumerano problemi come la mancanza di orgasmo, di desiderio sessuale, di eccitazione, inturgidimento e lubrificazione vaginale.
Il gruppo di ricerca dell’Università di Tubingen in Germania ha studiato tale fenomeno su un campione di 1.086 donne, la maggior parte in relazione stabile con uno stesso partner da almeno sei mesi, prima della data di inizio dello studio, che hanno risposto a questionari misti sia sulle loro attività sessuali che sui metodi contraccettivi utilizzati.

La pillola compie 50 anni

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Milioni di donne l’hanno presa ad un certo punto della loro vita, e su di essa sono stati scritti libri, saggi scientifici e si sono aperti grandi dibattiti sociali e culturali. E’ la pillola, come generalmente viene indicato il farmaco contraccettivo per eccellenza, che venne per la prima volta approvata dalla US Food and Drugs Administration il 9 maggio del 1960.
Da allora, la possibilità per la donna di controllare la propria fertilità ha cambiato radicalmente usi e costumi, e persino, in parte, la libertà e le scelte sessuali delle donne.
Perfino l’accesso delle donne all’istruzione ed al mondo del lavoro sarebbe stato incentivato dall’uso della pillola, secondo Cecile Richards, presidente di Planned Parenthood Federation of America, un’organizzazione che sin dall’inizio si è battuta perchè la pillola venisse approvata e diffusa tra la popolazione.

Aborto in crescita in tempi di crisi economica

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Aborto e condizione sociale, esiste un’associazione evidente, almeno secondo l’ultima relazione del Guttmacher Institute, un’organizzazione non governativa che si occupa, sul territorio statunitense, delle problematiche legate alla riproduzione.
L’aborto continua dunque ad essere un segnale di determinate condizioni socioeconomiche, in cui concorrono aspetti differenti come l’etnia, le condizioni di salute, l’educazione, la religione e, soprattutto, i problemi economici.
E così la recente ricerca punta il dito sul fatto che in questi tempi di recessione, e di crisi economica, il numero degli aborti aumenta, soprattutto sulla fascia di popolazione più povera.

Preservativo femminile distribuito gratuitamente negli USA

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Washington DC Sarà la prima città statunitense in cui verranno distribuiti gratuitamente i preservativi femminili. Lo rivela il Washington Post, che aggiunge come questo predisio medico sarà disponibile nei luoghi di distribuzione consueti, dalle farmacie agli istituti di bellezza alle scuole superiori del distretto, in particolar modo in quelle aree dove il rischio di infezioni da HIV/AIDS è più elevato.

Si calcola che sulla popolazione totale del distretto, il tasso di incidenza della malattia sia del 3% circa, andando a colpire in particolar modo alcune fasce sociali ed etniche. Negli Stati Uniti in generale, l’HIV/AIDS è la principale causa di morte tra le giovani donne afroamericane tra i 25 ed i 34 anni.

8 marzo, lotta ai decessi in gravidanza e durante il parto

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L’8 marzo è da un secolo il giorno della Festa della Donna, un occasione per ribadire, come hanno fatto recentemente alcune organizzazioni internazionali come White Ribbon Alliance, Amnesty International e Oxfam, che nel mondo il livello di mortalità delle donne durante il parto è un fenomeno ancora elevato, e che sarebbero necessari ulteriori provvedimenti per riuscire a diminuirlo. Uno degli otto obiettivi prefissati dalle Nazioni Unite all’interno del Millennium Development Goals, un ambizioso progetto per migliorare a livello mondiale lo stato di salute della popolazione, che comprende una serie di altre mission come la lotta all’AIDS e la lotta ad infezioni ed epidemie ancora mortali in molti paesi come malaria e dissenteria.
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