L‘ipertensione, o pressione alta del sangue, è un problema molto serio e rischioso in quanto raramente da sintomi specifici prima che si verifichi un evento pericoloso per la vita. Nel corso degli anni questa patologia, se trascurata, può infatti arrecare danni ai vasi sanguigni e dunque favorire lo sviluppo di malattie cadiovascolari, renali, ictus ed altri problemi. L’ideale, per prevenire tutto ciò, sarebbe controllare con regolarità (almeno un paio di volte l’anno in persone sane la pressione sanguigna, per verificare che rimanga stabile) già dopo i 30 anni, seguire una dieta corretta ed antipertensiva, oltre che alla necessità, tutte le cure farmacologiche ed i consigli del medico per tenere bassa la pressione “ballerina”. Alcuni alimenti possono aiutarci in questo intento.
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Pressione alta e dieta: cibi da evitare e perché
Se si soffre di pressione alta è necessario tenerla sotto controllo non solo con i farmaci, laddove necessari, ma anche con la giusta dieta, che nell’ottica generale dello stile di vita sano, andrebbe utilizzata finanche per prevenzione. Una dieta adeguata infatti come sottolineano numerosi studi scientifici ha un alto impatto nell’abbassare la pressione sanguigna. Questa comprende un mix equilibrato di proteine magre, cereali integrali, latticini a basso contenuto di grassi, e frutta e verdura. Purtroppo, ci sono anche un sacco di alimenti che possono compromettere la capacità di abbassare la pressione sanguigna. Ecco quali sono e cosa occorre sapere al riguardo.
10 Consigli pratici per diminuire il sale nella dieta
Il sale rende il cibo più appetitoso, ma decisamente più pericoloso: ormai è noto, il sodio è utile nella dieta, ma un suo eccesso infatti contribuisce ad aumentare la pressione arteriosa con conseguente aumento del rischio di incappare in malattie cardiovascolari o in un ictus. Ecco alcuni consigli che possono aiutare a diminuire il sale nella dieta senza troppo stress:
Dieta contro la pressione alta

Infatti per combattere l’ipertensione è necessario variare le proprie abitudini alimentari, in primo luogo, riducendo in modo drastico il consumo di sale.