Smart phone per migliorare lo stato di salute nel diabete cronico

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I telefoni cellulari un tempo avevano esclusivamente la funzione di tenere in contatto le persone affinchè potessero comunicare tra loro. Nel corso del tempo la tecnologia si è evoluta al punto che oggi questi possono essere utilizzati per una serie di altre funzioni. Lo sviluppo delle potenzialità di cellulari e smart phone, l’ultima versione ancora più sofisticata del telefonino, insieme alla riduzione dei costi di produzione che ne permette l’ampia diffusione a livello mondiale, hanno fatto si che anche in campo medico si investigasse sulle potenzialità di questo dispositivo, ormai di uso comune, per migliorare la salute della popolazione.

Dieta ed esercizio fisico tengono lontani il diabete

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Dieta e regolare esercizio fisico sono efficaci nel mantenere distante il diabete, almeno per dieci anni. E’ quanto ha rilevato un gruppo di ricercatori del US-Based Diabetes Prevention Program Research Group, che hanno seguito un campione di circa 3000 persone in sovrappeso fortemente a rischio di contrarre il diabete.
I partecipanti sono stati divisi in tre differenti gruppi: ad uno di essi sono stati prescritti una dieta specifica ed esercizio fisico, al secondo è stata somministrata la metformina, un farmaco contro il diabete, ed al terzo gruppo è stato invece somministrato un placebo.

Un amica magra che si abbuffa influisce sul nostro autocontrollo sul cibo

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Avere un’amica magra, capace di abbuffarsi di cibo e non prendere peso, può influenzare il nostro rapporto con il cibo indifferentemente dal nostro specifico metabolismo e dalle nostre esigenze alimentari.
Alcuni ricercatori della University of British Columbia a Kelowna in Canada, hanno condotto uno studio interessante, pubblicato su Journal of Consumer Research, proprio per esplorare quale sia l’influenza dell’ambiente sociale che ci circonda sulle nostre abitudini alimentari. In particolare i ricercatori hanno voluto osservare su un gruppo di studenti, la differenza nell’assumere cibi quando il compagno di studio o di gioco è magro oppure sovrappeso.

Più cereali integrali meno grasso corporeo accumulato

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Mangiare più alimenti a base di cereali integrali contribuisce a ridurre il grasso corporeo negli anziani. Questo sostiene un nuovo studio statunitense che comparirà nel numero di ottobre della rivista Journal of Nutrition.
La ricerca si è basata sull’esame delle abitudini alimentari – compreso il consumo di pane integrale, riso, popcorn ed altri cereali integrali, frutta e verdura – di 177 uomini e 257 donne, dell’età media di 68 anni.
Nel complesso, i partecipanti consumavano una quantità relativamente scarsa di cibi integrali, in media non più di una volta e mezza al giorno e per un apporto definitivo nel corso della giornata di fibre non superiore ai 18,6 grammi al giorno.

Fumo, colesterolo ed alta pressione riducono la vita di 10 anni

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Mezza età, di sesso maschile, fumatore e con alta pressione sanguigna ed una dieta ricca di grassi e colesterolo: con queste caratteristiche, si accorciano le prospettive di vita di 10 anni, rispetto a chi ha uno stile di vita più salutare.
Questi risultati sono il frutto di uno studio britannico realizzato in un arco temporale molto lungo, 40 anni, su un campione di 19.000 dipendenti pubblici di età compresa, all’inizio dello studio, tra i 40 ed i 69 anni.
Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal, è stato istituito sul finire degli anni ’60, quando in Inghilterra si registrava un picco di malattie vascolari.

Una dieta ricca di grassi dannosa anche a breve termine

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Se studi e ricerche recenti hanno ampiamente dimostrato che una dieta ad alto contenuto di grassi è decisamente dannosa per la salute, non era ancora stato così chiaramente stabilito quanto questo effetto fosse rapido come nello studio condotto da un equipe di ricercatori dell’Università di Oxford. Secondo gli scienziati infatti l’apporto di cibi grassi può essere dannoso per la salute anche a breve termine.
Per sperimentare questa ipotesi i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti sui topi da laboratorio.

In aumento il cancro alla tiroide: i ricercatori si chiedono il perchè

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Lo si definisce un mistero della medicina: come mai si registra un calo nel numero dei tumori in generale quando è in costante aumento il cancro alla tiroide?
Le diagnosi per questo tipo di tumore, che colpisce la ghiandola posta nel collo è infatti, secondo le stime in costante aumento, con una velocità di incremento di circa il 6% all’anno secondo un’analisi fornita dal National Cancer Institute statunitense.
I ricercatori per ora sanno dare una spiegazione che è legata all’aumento delle capacità tecnologiche della medicina, ed in particolare al fatto che oggi si fanno molte più scansioni per ispezionare dolori al collo e le condizioni delle placche arteriose, e che ciò contribuisce a scoprire anche piccolissimi tumori alla tiroide, che un tempo sarebbero rimasti inosservati e che nella maggior parte dei casi non avrebbero espresso nessuna evoluzione maligna e pericolosa per la salute.
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