Salutare un’ora al giorno di esercizio fisico moderato.

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Un’ora al giorno di esercizio fisico, anche di moderata intensità sono sufficienti per mantenere il peso nella norma e per impedire di guadagnare chili di troppo nella fase critica dell’invecchiamento.
Lo ribadisce un nuovo studio condotto negli Stati Uniti da ricercatori della Harvard Medical School di Boston e pubblicato sulla rivista medica Journal of the American Medical Association.
Per esercizio fisico moderato i ricercatori intendono attività semplici e naturali, come camminare, andare in bicicletta, ballare o intrattenersi a giocare con figli e nipoti.

Alti livelli di un ormone legati alle morti per tumore

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Elevati livelli di un ormone chiamato fattore di crescita insulina-simile (IGF-1), sono stati recentemente associati, da uno studio condotto da ricercatori dell’Università della California ad un aumento del rischio di decessi per tumore.
I risultati, pubblicati nel numero di marzo della rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, suggeriscono che l’IGF-1 potrebbe rivelarsi un utile marcatore per predire il rischio di tumori.
Questo componente, che ha una struttura simile a quella dell’insulina, è regolato da un ormone, denominato ormone della crescita, e viene prodotto nel fegato. Con l’aumento dell’età esso si presenta in quantità sempre più ridotta, tanto da far pensare che la sua riduzione sia legata all’invecchiamento del corpo.

Chi sembra più giovane vive più a lungo

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Le persone che sembrano più giovani della loro età tendono a vivere più a lungo di quelle che invece appaiono più vecchie rispetto alla loro età. Lo afferma una ricerca di scienziati danesi, della University of Southern Denmark che hanno studiato un campione di 1826 gemelli danesi di età dai 70 in su, sottoposti ad una serie di esami sulla condizione fisica e su quella cognitiva. Oltre a questi esami i pazienti sono stati fotografati.

In seguito i ricercatori hanno coinvolto nella ricerca tre differenti gruppi di volontari, che, esaminando le foto, indicavano quella che, secondo la loro percezione, era l’età della persona ritratta. I gemelli sono stati valutati dai volontari in giorni diversi ed individualmente.

Lavorare dopo l’età pensionabile è salutare

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Un recente studio statunitense ha rilevato che i lavoratori che vanno in pensione risultano essere maggiormente sani sia fisicamente che mentalmente se continuano a svolgere un’attività lavorativa.
Utilizzando dati forniti da una corposa inchiesta sulla salute in età pensionabile, la National Health and Retirement Study, i ricercatori hanno analizzato status occupazionale, salute e situazione finanziaria di otre 12.000 uomini e donne di età compresa tra 51 e 61 anni nell’arco di 6 anni complessivi.

In aumento le aspettative di vita nei paesi sviluppati

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Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Lancet, sostiene che, esaminando i dati provenienti da 30 tra i paesi più sviluppati al mondo, dal 1950 le aspettative di vivere fino ad 80 anni sono raddoppiate per entrambi i sessi.
I ricercatori autori dello studio, un’equipe di medici danesi dell’ Aging Research Center presso la University of Southern Denmark hanno inoltre rilevato che la tendenza a diventare più anziani è un fenomeno in costante crescita dal 1840, e che questa tendenza non mostra, almeno fino ad oggi segni di rallentamento.
Il fatto che questo crescita delle aspettative di vita sia così lineare e non sembri ad oggi manifestare battute di arresto, porta i medici a concludere che sia ancora lontano quello che si potrebbe definire come il limite massimo della vita umana.
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