ipertensione resistente trattamento fare

Ipertensione resistente al trattamento, che fare?

Cosa succede quando non si riesce a gestire la pressione alta? Si parla in questi casi di ipertensione resistente ai trattamenti, ma in particolare ci si riferisce al fatto che i farmaci comunementi utilizzati non si dimostrano efficaci. Non è un fatto troppo raro: alcuni studi scientifici evidenziano come il 10% degli ipertesi risulta essere resistente alla terapia. E questo comporta un maggiore rischio di attacco cardiaco, ictus, insufficienza cardiaca, malattia renale e conseguentemente morte o invalidità. I farmaci da soli non sempre bastano a tenere a bada la pressione alta.  Il primo step infatti per una corretta gestione di questa condizione è la modifica dello stile di vita, che può essere seguita e combinata con determinati medicinali. Vediamo insieme cosa fare quando tutto ciò non basta.

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Accuretic, effetti collaterali e controindicazioni

Accuretic, effetti collaterali e controindicazioni

Il principio attivo di Accuretic (Pfizer) è doppio: contiene Quinapril Cloridrato+idroclorotiazide, ovvero è un farmaco risultante dalla combinazione di un ACE -inibitore antiipertensivo con un diuretico (l’idroclorotiazide). Come è facile immaginare da ciò serve per abbassare la pressione alta. I due principi attivi agiscono rispettivamente dilatando i vasi sanguigni, ed aiutando la diuresi, fattori deteminanti per trattare l’ipertensione. Per acquistare Accuretic occorre la prescrizione medica. Può avere effetti collaterali e controindicazioni. Ecco quali sono.

Accuretic, effetti collaterali e controindicazioni

farmaci pressione alta rischi se non si prendono

Farmaci per la pressione alta, rischi se non si prendono

L’ultimo dato arriva dagli Stati Uniti, ma è certamente compatibili con cifre che riguardano tutti i Paesi industrializzati, Italia compresa: quasi 5 milioni di pazienti con diagnosi di ipertensione non assumono i famaci loro prescritti aumentando il rischio di un ictus o di un attacco di cuore.

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Accuprin (Quinapril Cloridrato) effetti collaterali e controindicazioni

Accuprin (Quinapril Cloridrato) effetti collaterali e controindicazioni

Accuprin (Quinapril Cloridrato) è un medicinale che si usa per abbassare la pressione (in caso di ipertensione) e per trattare l’insufficienza cardiaca congestizia. Appartiene ad un gruppo di farmaci noti come ACE inibitori (ovvero inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina -ACE). Funziona favorendo un rilassamento dei vasi sanguigni, rendendo dunque più facile per il cuore pompare sangue ossigenato in tutto il corpo con un livello pressorio più basso. Come tutti i farmaci però anche l’Accuprin può avere effetti collaterali e controindicazioni. Ecco quali sono.

 Accuprin (Quinapril Cloridrato) effetti collaterali e controindicazioni
Ipertensione diagnosi e cure

Ipertensione, diagnosi e cure

L’ipertensione (pressione alta nel sangue) è una condizione tanto comune negli individui adulti quanto pericolosa: rappresenta infatti un fattore di rischio per ictus e malattie cardiache. Tra le cause essenzialmente troviamo errori nello stile di vita come l’inattività fisica, una dieta ricca di sale e alimenti trasformati oltre che grassi, alcool e tabacco. Tutti questi aspetti aumentano la pressione del sangue sulle pareti dei vasi.

Ipertensione diagnosi e cure

 

warfarin cibi farmaci interagiscono

Ipertensione e scompenso cardiaco: prescrizioni mediche e sostituibilità dei farmaci

warfarin cibi farmaci interagiscono

L’ipertensione e lo scompenso cardiaco richiedono una attenzione medica particolare e non solo per via del tipo di patologia delicata. Negli ultimi anni, nel settore delle terapie cardiovascolari, molti medicinali sono diventati generici e il problema della sostituibilità dei farmaci nel paziente si è fatto presente ancora di più. Nonostante la loro validità e lo stesso principio attivo dei brand, il rischio è che abbiano differente utilità e modo di somministrazione. Questo perché pure in tale caso, in Italia c’è l’esenzione della dimostrazione di efficacia. E’ da sottolineare che funzionano sicuramente ma elementi come l’aspetto diverso esteticamente e una eventuale differente quantità da assumere generano confusione nel paziente. Gli studi in materia, poi, sono stati presentati quasi tutti su soggetti sani e, quindi, l’effetto dell’ipertensivo è chiaramente diverso tra un normoteso e chi ha scompensi all’area del cuore.