Apnee notturne: chi ne è più a rischio

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Abbiamo detto che la sindrome delle apnee notturne ostruttive è un’alterazione patologica che si caratterizza per la continua interruzione della normale respirazione durante il sonno, provocando russamento, senso di soffocamento, respiro ansimante, che concorrono a disturbare le normali fasi del sonno e provocando un forte senso di stanchezza diurna.
La sindrome delle apnee notturne si verifica per lo più nei maschi e non vi è un’età specifica: in percentuale, gli uomini ne soffrono per il 4% mentre le donne ne soffrono per il 2%.
In questi casi hanno un numero elevato di apnee notturne, lamentando così un’eccessiva sonnolenza durante il giorno e si è riscontrato che due milioni di italiani soffrono di questa patologia ma in molti casi vi è una scarsa consapevolezza in quanto i sintomi vengono spesso sottovalutati.

Fattori ambientali all’origine della sclerosi multipla

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Tra i fattori chiamati in causa nello sviluppo della sclerosi multipla sono compresi sia quelli di origine genetica ma anche fattori ambientali.
Ed un recente studio, apparso sulla rivista scientifica Nature di recente, ha evidenziato come questi ultimi siano da tenere in seria considerazione.
La sclerosi multipla è una malattia per la quale il sistema immunitario non funziona in maniera corretta, e comincia ad attaccare i tessuti sani nell’organismo.

Asma, forte legame tra variazioni genetiche ed ambiente

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Nonostante i progressi compiuti nell’identificazione di geni che possono essere associati all’insorgere dell’asma, la malattia è più complessa di quanto ci si aspetta, ed i fattori genetici sembrano avere sì un ruolo importante ma spesso a sua volta dipendente da altri fattori, tra i quali determinate condizioni ambientali.
Secondo la relazione presentata da un esperto durante l’annuale riunione dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology, 39 geni sono stati individuati da diversi studi come avere un’influenza sullo sviluppo dell’asma. Il problema è che per ognuno di questi geni sono stati realizzati altrettanti studi che invece non riuscivano a dimostrare un’associazione così certa.
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