La
Corte Costituzionale italiana, recentemente interpellata in merito alla questione delle legittimità del divieto, non solamente italiano bensì della maggior parte dei
Paesi dell’Unione Europea, alla fecondazione eterologa (tre, in particolare, i ricorsi che negli scorsi mesi sarebbero stati presentati all’istituzione preposta al controllo della costituzionalità di tutte le leggi dell’ordinamento italiano), avrebbe ribadito il proprio no vietando in questo modo, una volta di più, la possibilità per le coppie sposate, impossibilitate ad avere figli propri, a godere dell’esperienza di diventare genitori e vivere la propria genitorialità.