fibrillazione atriale rimedi naturali

6 Rimedi naturali contro la fibrillazione atriale

Quando si parla di fibrillazione atriale si fa riferimento ad un battito cardiaco irregolare che aumenta il rischio di ictus e malattie cardiache. Tra i sintomi troviamo vertigini , debolezza e affaticamento. La terapia prevede farmaci e cambiamenti nello stile di vita , e, talvolta, procedure come la cardioversione, l’ablazione, l’inserimento di un pacemaker o interventi chirurgici più invasivi. Vediamo insieme quali rimedi naturali e legati alle abitudini quotidiane è possibile adottare per tenere a bada la fibrillazione atriale.

 

fibrillazione atriale rimedi naturali

tachicardia atriale sopraventricolare sinusale

Tachicardia atriale, sopraventricolare, sinusale, parossistica, le differenze

Una frequenza cardiaca superiore a 100 battiti al minuto (BPM) negli adulti a riposo: questa è la definizione di tachicardia. Un battito cardiaco accelerato è dovuto a molti fattori e cause possibili, a partire dallo stato di salute e fisico generale oltre che dall’età. Esistono diversi tipi di tachicardia a seconda del luogo del cuore in cui origina. Essenzialmente si può parlare di tachicardia atriale, sopraventricolare, ventricolare o sinusale. Scopriamo insieme in cosa consistono e quali sono le differenze, dopo aver spiegato il “circuito elettrico del cuore”.

 

tachicardia atriale sopraventricolare sinusale

ablazione cardiaca

Ablazione cardiaca, cos’è, come si fa, rischi e convalescenza

L’ablazione cardiaca è una metodica utilizzata nel trattamento di lunga durata per molti tipi di aritmie (esempio fibrillazione atriale- tachicardia parossistica sopraventricolare, eccetera). La procedura individua e neutralizza (pulisce, toglie, da qui il termine ablazione) le cellule del muscolo cardiaco responsabili dell’aritmia, ovvero dell’anomalia nel sistema elettrico del cuore. Ciò consente di ripristinare il normale battito cardiaco. Una procedura di ablazione cardiaca viene eseguita da un cardiologo specializzato in elettrofisiologia. Ecco maggiori dettagli sui rischi, la convalescenza ed altro.

 

ablazione cardiaca

fibrillazione atriale parossistica

Fibrillazione atriale parossistica, cause, sintomi, diagnosi e cure

Cos’è la Fibrillazione Parossistica Atriale (PAT)? Si tratta di una condizione, in cui le camere superiori del cuore (gli atri, per l’appunto) battono in modo irregolare (aritmia), estremamente veloce (tachicardia, a volte anche raggiungendo i 200-220 battiti al minuto (bpm). La condizione è chiamata parossistica , in quanto si verifica improvvisamente e senza preavviso. E’ uno dei tipi di tachicardia sopraventricolare.  Nelle persone sane, tale condizione non è considerata pericolosa, ma lo è per chi ha subito interventi cardiaci di qualche tipo. Quali sono le cause? Ed i sintomi correlati?

 

fibrillazione atriale parossistica

Diabete e rischio di fibrillazione atriale

cuore1

Le persone affette da diabete sono a maggior rischio di un disturbo comune al cuore, conosciuto con il nome di fibrillazione atriale.
Un disturbo che, sottolineano i ricercatori del Group Health Research Insitute che hanno condotto lo studio, recentemente apparso su Journal of General Internal Medicine, non è di perse pericoloso o mortale, ma predispone più facilmente al rischio di ictus ed infarti.
Un rischio, quello di avere fibrillazione atriale, che nei diabetici è accentuato se sono in terapia con farmaci contro il diabete.
Precedenti studi hanno esaminato la relazione esistente tra diabete e fibrillazione atriale, anche se con dati sempre contrastanti, e spesso non hanno preso in considerazione un aspetto di primaria importanza, l’obesità che, è noto, aumenta sia il rischio diabete che il rischio di fibrillazione atriale.

Caffeina e diete non salutari espongono al rischio di aritmie cardiache

caffe

Le persone che bevono molto caffè, ma che non seguono una dieta mediterranea sono più a rischio di avere fibrillazione atriale, che si manifesta quando il cuore batte in maniera irregolare e scostante, provocando sintomi come fiato corto, senso di fatica, ed aumentando i rischi di ictus.
Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università degli Studi di Modena, si è basato su una serie di questionari, somministrati a pazienti cui era stato recentemente diagnosticata aritmia cardiaca, che riguardavano le loro abitudini alimentari compreso il consumo di caffeina.
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.