OMS: fumo passivo, una sfida ancora da vincere

sigaretta

Nella seconda relazione generale sul tabacco, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta che il 95% della popolazione mondiale non è protetto dalle leggi contro il fumo.
L’agenzia internazionale afferma che ancora oggi il fumo passivo è responsabile di almeno 600.000 morti all’anno, ed ha anche riconfermato che il tabacco è ancora la prima causa di morte che si potrebbe evitare grazie alla prevenzione, con cifre superiori ai 5 milioni di vittime l’anno.

Asma, forte legame tra variazioni genetiche ed ambiente

vaporizzatore

Nonostante i progressi compiuti nell’identificazione di geni che possono essere associati all’insorgere dell’asma, la malattia è più complessa di quanto ci si aspetta, ed i fattori genetici sembrano avere sì un ruolo importante ma spesso a sua volta dipendente da altri fattori, tra i quali determinate condizioni ambientali.
Secondo la relazione presentata da un esperto durante l’annuale riunione dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology, 39 geni sono stati individuati da diversi studi come avere un’influenza sullo sviluppo dell’asma. Il problema è che per ognuno di questi geni sono stati realizzati altrettanti studi che invece non riuscivano a dimostrare un’associazione così certa.

Il divieto di fumare ha ridotto gli infarti più del previsto

nosmoking

Secondo due diversi studi, pubblicati in questi giorni su autorevoli riviste come Circulation e Journal of American College of Cardiology, le leggi che vietano di fumare nei locali pubblici hanno ridotto i casi di attacchi cardiaci in percentuali maggiori delle previsioni, addirittura fin ad un terzo.
I tassi di attacco cardiaco in Inghilterra sono scesi, secondo le ricerche, di più del 10% da quando, nel luglio 2007 è stata introdotta la legge che vietava il fumo nei locali pubblici.

Il fumo passivo provoca problemi anche al fegato

fumo

Il fumo passivo, si sa, è responsabile di molti disturbi, tra i quali tumori, malattie cardiache, arteriosclerosi, polmonite, bronchite e asma. E’ per questo motivo che in molti paesi occidentali attualmente sono in vigore leggi che vietano di fumare in locali pubblici, dove alcune categorie, particolarmente a rischio, come bambini ed anziani, potrebbero essere esposti al fumo passivo.
Uno studio recente, pubblicato sul numero di settembre della rivista Journal of Hepatology, punta il dito sull’associazione tra il fumo passivo e un disturbo al fegato, su cui fino ad oggi erano stati compiute poche ricerche.
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