Come il virus evita lo sfratto dalla cellula

virus

Un’infezione virale è come un ospite indesiderato che mette a punto tutta una serie di sotterfugi per non essere cacciato dalla cellula che lo ospita.
E’ questo il meccanismo con cui funzionano i virus, ed un recente studio realizzato da ricercatori del Salk Institute ha voluto approfondire quale sia il meccanismo che il virus mette in campo per impedire alla cellula ospite di difendersi e di espellerlo.
La ricerca si è appuntata sul virus dell’herpes simplex che, come tutti gli altri virus, ha bisogno di una cellula ospite per potersi replicare e diffondere. Il primo importante ostacolo che esso trova è proprio il sistema di difesa della cellula, in particolare due proteine, RNF8 e RNF168, che agiscono nel caso si verifichi una qualche anomalia o danneggiamento del DNA della cellula.

Il preservativo riduce il contagio dell’herpes del 30%

condom

Le persone che utilizzano regolarmente il preservativo possono ridurre il rischio di contrarre l’herpes genitale del 30 per cento. Questo è quanto rilevato da uno studio pubblicato a luglio sulla rivista Archives of Internal Medicine.
Fino ad oggi molti studi erano stati condotti per verificare il grado di protezione del preservativo nei confronti di una serie di malattie sessualmente trasmissibili, come il virus dell’HIV, la gonorrea, la clamidia, ma anche l’epatite e la sifilide, ma nessuno studio era stato orientato a studiare in particolare il livello di prevenzione dell’uso del preservativo nei confronti dell’infezione da herpes simplex di tipo 2.

Sintomi dell’herpes genitale

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Herpes è il nome di un gruppo di virus che causano vesciche e piaghe in generale dolorose. Il virus dell’herpes può essere di differenti tipi e colpire parti del corpo differenti, l’herpes simplex del tipo 1 colpisce la bocca con tipiche piaghe che vengono anche chiamate “febbri”, l’herpes simplex di tipo 2, o herpes genitale, che colpisce le aree degli organi sessuale. Esiste anche un’altra forma del virus, l’herpes zoster, (il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”) causato dal virus della varicella.

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