Una malattia autoimmune fattore di rischio di infarti e ictus se associata a fumo ed anticoncezionali

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Le donne sotto i 50 anni che presentano una malattia autoimmune denominata sindrome da antifosfolipidi, presentano un rischio notevolmente elevato di avere infarti o ictus. Lo sostengono ricercatori olandesi che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Lancet Neurology.
Non solo, ma la presenza della sindrome, associata all’abitudine di fumare, oppure all’assunzione di pillole anticoncezionali, aumenta i fattori di rischio ancora di più.
La sindrome da anticorpi antifosfolipidi si verifica quando il sistema immunitario non funziona a dovere, e produce autoanticorpi che dirigono la propria azione direttamente contro tessuti ed organi dell’organismo che li ha prodotti.

Vivere in luoghi rumorosi aumenta il rischio di alta pressione

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Uno studio svedese afferma che le persone che vivono vicino a strade rumorose hanno un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa.
I dati, forniti da ricercatori dell’Università di Lund, in Svezia, hanno riportato l’analisi di questionari somministrati su un campione di 28.000 persone residenti in differenti quartieri della città.
Secondo la ricerca, un’esposizione giornaliera a rumori che toccano i 60 decibel si è rivelata un fattore di rischio per la pressione arteriosa superiore del 25%, un risultato da prendere in seria considerazione.

Broccoli e cavoli efficaci contro l’arteriosclerosi

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I ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno scoperto uno dei motivi per cui verdure come broccoli, cavoli e cavolfiori sono salutari per il cuore.
Una sostanza chimica trovata in queste verdure infatti influisce su un meccanismo naturale di difesa che protegge le arterie.
E’ noto che malattie come l’arteriosclerosi generalmente sono provocate dall’accumulo di placche nel tessuto arterioso: queste placche non si formano in maniera uniforme su tutto il sistema arterioso, ma tendono ad accumularsi in punti precisi, là dove curve e ramificazioni dei vasi sanguigni rendono il flusso di sangue più lento.

Il tabacco, anche se non fumato, provoca infarti ed ictus

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In questi ultimi anni, grazie alle tante campagne sulla salute diffuse in tutto il mondo, e principalmente nei paesi industrializzati, la consapevolezza che fumare provoca grossi danni alla salute è diventata patrimonio comune di molti.
Questo però ha anche stimolato l’idea che l’assunzione di tabacco in altro modo, per esempio attraverso l’inalazione o masticandolo, sia meno nocivo per la salute. Ciò ha contribuito in questi anni alla diffusione di prodotti alternativi alle sigarette ma sempre a base di tabacco: in particolare il tabacco da fiuto, soprattutto in un pubblico giovane e principalmente in Europa e negli Stati uniti.

Cellule staminali

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Le cellule staminali rappresentano una delle sfide più importanti nel campo della ricerca medica e scientifica, ma il loro uso e la ricerca sulle potenzialità di queste sono anche al centro di un grande dibattito che tocca temi filosofici ed etici di eccezionale importanza, che dividono la comunità scientifica ma anche la politica sull’opportunità e le modalità del loro utilizzo.

Statine: efficaci per prevenire un secondo ictus

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Le persone che, dopo aver avuto un ictus, assumono statine, i farmaci per abbassare il livello di colesterolo nel sangue, possono essere meno suscettibili ad un secondo ictus. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato ultimamente su Neurology.

Non solo ma coloro che prendono statine dopo un ictus hanno meno probabilità di morire entro 10 anni rispetto a quelli che non prendono statine.

Ictus

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L’ictus è riconosciuto come uno dei più alti fattori di mortalità e di invalidità permanente nelle persone adulte che superano il 65° anno di età, sebbene in molti casi può colpire anche persone più giovani.

Esso può essere essenzialmente di due tipi, o causato dalla rottura di un vaso sanguigno nel cervello, caso che occorre nel 10 % dei casi circa, oppure a causa della occlusione parziale o totale dei vasi sanguigni, con conseguente riduzione del flusso sanguigno al cervello. E’ questo il caso più frequente di ictus, circa il 90 % dei casi. Nel primo caso si parlerà di emorragia cerebrale, nel secondo di ischemia.

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