Un editoriale pubblicato da Science richiede ufficialmente che l’indice di massa corporea venga mandato in pensione, dal momento che non è sempre indicatore del reale stato di salute di un individuo.
indice di massa corporea
Il bypass gastrico può cambiare la abitudini alimentari

La chirurgia di bypass gastrico può non solo cambiare il peso di una persona, ma anche le sue abitudini alimentari. E ciò a causa di alcuni ormoni secreti nel tratto gastrointestinale che subirebbero significative alterazioni in seguito all’operazione.
Lo studio, pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition, si è particolarmente concentrato su uno specifico tipo di fame, denominata “fame edonistica”, che identifica quel desiderio di mangiare, soprattutto cibi particolarmente gradevoli al palato, anche quando non si sente lo stimolo della fame.
Lo studio, pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition, si è particolarmente concentrato su uno specifico tipo di fame, denominata “fame edonistica”, che identifica quel desiderio di mangiare, soprattutto cibi particolarmente gradevoli al palato, anche quando non si sente lo stimolo della fame.
Obesità e demenza senile, esiste una connessione?

L’innalzamento dei tassi di obesità, dell’invecchiamento generale della popolazione e dei casi di Alzheimer e demenza senile pone il problema ai ricercatori americani di trovare una possibile connessione tra questi fenomeni, tutti in crescita.
Secondo uno studio pubblicato di recente sul Journal of the American Geriatric Society questa connessione potrebbe davvero esserci.
I ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine hanno voluto esaminare i dati raccolti all’interno del vasto studio Women’s Health Initiative. Uin particolare hanno concentrato la loro attenzione su 8.745 volontarie che hanno partecipato a studi clinici di terapia ormonale sostitutiva e di età superiore ai 65 anni.
Secondo uno studio pubblicato di recente sul Journal of the American Geriatric Society questa connessione potrebbe davvero esserci.
I ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine hanno voluto esaminare i dati raccolti all’interno del vasto studio Women’s Health Initiative. Uin particolare hanno concentrato la loro attenzione su 8.745 volontarie che hanno partecipato a studi clinici di terapia ormonale sostitutiva e di età superiore ai 65 anni.
Troppa TV da piccoli pregiudica salute, relazioni sociali e rendimento scolastico

I bambini più piccoli che guardano molta televisione avranno, nel corso della loro esperienza sociale e scolastica successiva una probabilità maggiore di avere problemi di rendimento, meno salute e più problemi di bullismo a scuola.
E’ un panorama preoccupante quello disegnato dai ricercatori canadesi dell’Università di Montreal, che hanno recentemente pubblicato la loro ricerca sulla rivista The Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine.
Lo studio ha preso in considerazione un campione di 1300 bambini canadesi, di età compresa tra i due ed i cinque anni. Gli stesi bambini sono poi stati seguiti al follow-up durante la frequentazione della quarta classe elementare, monitorando lo stato di salute generale, le performance scolastiche e le relazioni sociali.
E’ un panorama preoccupante quello disegnato dai ricercatori canadesi dell’Università di Montreal, che hanno recentemente pubblicato la loro ricerca sulla rivista The Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine.
Lo studio ha preso in considerazione un campione di 1300 bambini canadesi, di età compresa tra i due ed i cinque anni. Gli stesi bambini sono poi stati seguiti al follow-up durante la frequentazione della quarta classe elementare, monitorando lo stato di salute generale, le performance scolastiche e le relazioni sociali.
Fisico più magro predittore di un rischio maggiore di tumore al seno?

Le donne che da giovani hanno avuto un fisico più sottile, secondo un recente studio pubblicato sulla rivista medica Breast Cancer Research, risultano avere un rischio di tumore al seno più elevato.
L’osservazione deriva dalla scoperta di un possibile legame esistente tra l’aspetto fisico delle donne da giovani, (all’età di 7 anni), e l’incidenza dei tumori al seno, verificato su un gruppo di 2800 pazienti svedesi affette da carcinoma mammario e 3100 altre donne, sane, coinvolte come gruppo di controllo.
L’osservazione deriva dalla scoperta di un possibile legame esistente tra l’aspetto fisico delle donne da giovani, (all’età di 7 anni), e l’incidenza dei tumori al seno, verificato su un gruppo di 2800 pazienti svedesi affette da carcinoma mammario e 3100 altre donne, sane, coinvolte come gruppo di controllo.
Rapporto vita/fianchi (WHR)

Il rapporto vita/fianchi, conosciuto nella letteratura medica in lingua inglese con l’acronimo WHR (Waist-hip ratio) viene utilizzato come indicatore del grado di salute di una persona.
Recenti ricerche hanno dimostrato che la cosiddetta forma “a mela” assunta dal corpo è un forte predittore di possibili disturbi e malattie rispetto ad una forma “a pera”, in cui i grassi si accumulano non nella zona addominale ma nelle natiche e nelle anche. La differenza è evidente soprattutto tra i sessi, essendo gli uomini più portati ad assumere la forma “a mela” (di tipo androide) e le donne la seconda (tipo ginoide).
Recenti ricerche hanno dimostrato che la cosiddetta forma “a mela” assunta dal corpo è un forte predittore di possibili disturbi e malattie rispetto ad una forma “a pera”, in cui i grassi si accumulano non nella zona addominale ma nelle natiche e nelle anche. La differenza è evidente soprattutto tra i sessi, essendo gli uomini più portati ad assumere la forma “a mela” (di tipo androide) e le donne la seconda (tipo ginoide).
Mandometer, perdere peso monitorando come si mangia

Un dispositivo basato su una scala computerizzata che può aiutare gli adolescenti in sovrappeso a diminuire di peso mangiando più lentamente.
E’ questo il dispositivo sperimentato da ricercatori britannici, chiamato mandometer, inventato da scienziati dell’Istituto Karolinska di Stoccolma, in Svezia. Si tratta di un apparecchio, sul quale si appoggia il piatto, collegato ad un dispositivo elettronico che pesa il cibo e che valuta la velocità con cui si sta mangiando, comparandola nello stesso tempo con dati medi. Tale meccanismo dovrebbe insegnare alla persona in sovrappeso a rallentare la velocità nell’ingestione del cibo, che favorisce il senso di sazietà.
E’ questo il dispositivo sperimentato da ricercatori britannici, chiamato mandometer, inventato da scienziati dell’Istituto Karolinska di Stoccolma, in Svezia. Si tratta di un apparecchio, sul quale si appoggia il piatto, collegato ad un dispositivo elettronico che pesa il cibo e che valuta la velocità con cui si sta mangiando, comparandola nello stesso tempo con dati medi. Tale meccanismo dovrebbe insegnare alla persona in sovrappeso a rallentare la velocità nell’ingestione del cibo, che favorisce il senso di sazietà.