Proteina predice gli attacchi di cuore, ma non l’ictus

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Alti livelli di proteina C-reattiva (CRP) nel sangue possono predire il rischio di attacchi cardiaci e decessi, ma non riescono a fare lo stesso per l’ictus.

E’ quanto hanno verificato in via sperimentale ricercatori della Columbia University Medical Center di New York City, che hanno pubblicato i risultati delle loro osservazioni sul numero corrente della rivista Neurology.
Lo studio ha coinvolto 2240 abitanti di New York, di età superiore ai 40 anni, che non avevano avuto in precedenza problemi di cuore.

All’inizio della ricerca ai pazienti sono stati controllati i livelli della proteina in questione nel sangue.

Una malattia autoimmune fattore di rischio di infarti e ictus se associata a fumo ed anticoncezionali

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Le donne sotto i 50 anni che presentano una malattia autoimmune denominata sindrome da antifosfolipidi, presentano un rischio notevolmente elevato di avere infarti o ictus. Lo sostengono ricercatori olandesi che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Lancet Neurology.
Non solo, ma la presenza della sindrome, associata all’abitudine di fumare, oppure all’assunzione di pillole anticoncezionali, aumenta i fattori di rischio ancora di più.
La sindrome da anticorpi antifosfolipidi si verifica quando il sistema immunitario non funziona a dovere, e produce autoanticorpi che dirigono la propria azione direttamente contro tessuti ed organi dell’organismo che li ha prodotti.

Sintomi angina pectoris

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L’angina pectoris in sé non è una malattia quanto piuttosto un sintomo che generalmente occorre nel caso di disturbi alle coronarie, tra le più diffuse malattie cardiache.
Disturbi alle coronarie si verificano quando una materia grassa, denominata placca, si deposita sulle pareti interne delle arterie coronariche, che hanno la funzione di portare il sangue al cuore. Tale accumulo di placche è definito dal termine aterosclerosi.
La placca provoca l’indurimento delle arterie, e la riduzione della portata di sangue verso il muscolo cardiaco.
Se il flusso di sangue non risulta più sufficiente, si ha un forte dolore al petto(angina) e l’attacco di cuore (infarto).

Alcool, le donne lo assorbono di più

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Secondo l’Harvard Heart Letter, un importante mensile che tratta di cardiologia e di tematiche legate al sistema circolatorio, le donne sono più vulnerabili agli effetti a lungo temine dell’alcool rispetto agli uomini.
In particolare la capacità di smettere con l’abuso di alcool, che nelle donne risulta essere più debole.

Colesterolo

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Il colesterolo è una delle componenti fondamentali di cui ha bisogno il nostro organismo per funzionare bene. Si tratta di una molecola lipidica che viene utilizzata nella formazione della membrana cellulare, nella produzione della bile, e nella sintesi della vitamina D e di altri ormoni, tra i quali gli ormoni sessuali.
Essendo una molecola non idrosolubile per poter circolare nel sangue ha bisogno di essere legata a particolari proteine, grazie alle quali il colesterolo può essere distribuito alle cellule che ne hanno necessità.
Tale legame si attua nella costituzione di strutture complesse chiamate lipoproteine, le quali possono essere a loro volta a bassa densità (vengono chiamate perciò LDL) o ad alta densità (HDL).
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