Quoziente d’intelligenza troppo sopravvalutato

Se avete sempre pensato che il test per misurare il QI (quoziente intellettivo) sia qualcosa di estremamente affidabile per misurare la vostra intelligenza, forse è arrivato il momento di ricredervi.

Il cosiddetto QI sarebbe un mito da sfatare e le prove arrivano da un ampio studio di Adam Owen del Wester’s Brain and Mind Institute che ha coinvolto oltre 100mila persone da tutto il mondo, di cultura e matrice diversa, che hanno partecipato alle attività proposte.

Fumare marijuana durante l'adolescenza riduce il QI

Fumare marijuana durante l’adolescenza riduce il QI

Fumare marijuana durante l'adolescenza riduce il QI

Fumare marijuana non è indolore e, se solamente poche settimane fa sarebbe stato reso noto, grazie ad un importante studio scientifico, che l’effetto di un singolo spinello sui polmoni sarebbe equivalente a quello di ben 20 sigarette, oggi giunge, direttamente dagli Stati Uniti d’America, una notizia che, se possibile, potremmo considerare ancor più sconvolgente.

Dimostrata la correlazione tra QI ed apprendimento

Che l’intelligenza, o per meglio dire il quoziente intellettivo, potesse venir migliorata, o comunque coadiuvata, dagli anni trascorsi sui banchi di scuola, ovverosia dall’apprendimento cui ci sottoponiamo per gran parte della nostra vita, si era ormai intuito da tempo.

Servivano, però, dati che dimostrassero la succitata correlazione, facendo tramontare il mito dell’intelligenza quale capacità e prerogativa innata e consentendo dunque, a chiunque,  di acquisire il proprio ideale quoziente intellettivo, più o meno alto a seconda dell’impegno e degli anni di studio profusi dall’individuo.

Raggiunto il limite massimo dell’intelligenza

Secondo Simon Laughlin, eminente e noto professore di neurobiologia presso la famosissima Università di Cambridge, il cervello umano avrebbe raggiunto i propri limiti massi e non potrebbe mai più espandersi rendendo la razza umana sorprendentemente intelligente. Anzi, secondo il ricercatore, esisterebbe la concreta possibilità di una rapida e decisa involuzione.

In definitiva, se gli studi condotti da Laughlin dovessero trovare conferme, l’uomo non potrà mai essere più intelligente di quanto lo sia oggi.

Perchè? I problemi principali sarebbero due, uno relativo allo spazio ed uno relativo all’energia. Analizziamoli brevemente.

I bambini che mangiano male sono meno intelligenti

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Spesso abbiamo parlato di come il cibo spazzatura, il cosiddetto junk food,sia da evitare perchè è dannoso per la salute e che soprattutto se una donna è in gravidanza, questa tipologia di alimenti potrebbe addirittura creare nel nascituro problemi metabolici e non solo.
Ora uno studio ha dimostrato la veridicità del detto “siamo ciò che mangiamo” e che i ragazzi hanno spesso la tendenza di rimpinzarsi di cibi non salutari come fritti, dolci confezionati (che ricordiamo, contengono grassi saturi e sostanze nocive come l’olio di palma) carni che vengono sottoposte a processi di trasformazione molto complesse e quindi nocive per la salute se consumate in larga quantità.

Il latte materno fa diventare più intelligenti

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Che allattare faccia bene alle mamme e ai neonati ormai è risaputo e l’ultimo, in ordine di tempo, riguarda uno studio effettuato da dei ricercatori australiani che hanno scoperto che i bambini allattati al seno risltavano più intelligenti degli altri.
L’allattamento che dura anche più di sei mesi, fa sì che i bambini risultino essere più intelligenti e più predisposti verso l’apprendimento.

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