La meditazione ha effetti positivi sul cervello

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Abbiamo già parlato dei risultati benefici ottenuti dalla pratica della meditazione, come ad esempio per curare il tumore al seno e di come lo yoga sia una valida terapia per combattere i disturbi del sonno, oggi vogliamo continuare a parlare dell’importanza della meditazione.
Questa tecnica di rilassamento che aiuta a combattere l’ansia e lo stress, è un toccasana anche per il cervello lasciando tracce evidenti nella materia grigia.

Dormire con la luce accesa provoca la depressione

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Secondo alcune ricerche, sembrerebbe che dormire con la televisione accesa o con una lampada che emana una calda luce sia assolutamente controproducente per chi soffre di depressione.
Questo perchè la luce accesa durante il sonno può seriamente influenzare l’umore e portare ad avere sintomi depressivi.
Secondo i ricercatori dell’Università dell Ohio State, una luce, anche fioca, può portare ad avere disturbi, alterando il funzionamento di una parte delle cellule cerebrali responsabili del ciclo sonno veglia , comportando così degli sbalzi d’umore e di consenguenza una possibile incidenza di cadere nella depressione.

I sogni come si formano?

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L’amigdala e l’ippocampo svolgono un ruolo cruciale nell’induzioni delle emozioni e nella formazione della memoria durante lo stato di veglia e sono i diretti responsabili dei sogni notturni.
Il dipartimento di psicologia dell’Università La Sapienza assieme al dipartimento di Neurologia clinica e comportamentale dell’IRCCS santa Lucia ed assieme ai ricercatori dell’Università de L’aquila e Bologna hanno scoperto, grazie ad una tecnologia innovativa che sfrutta la risoluzione delle teniche di neuroimmagine, che queste due parti del cervello inducono i sogni.
Con questa tecnologia è stato possibile misurare volume e densità della materia grigia dell’amigdala e dell’ippocampo mettendoli in relazione con i sogni ricordati durante il risveglio e si è dimostrato che i parametrici volumetrici e strutturali dei due nuclei del cervello predicono gli aspetti qualitativi del sogno per ogni singola persona.

I malati di Alzheimer mantengono il ricordo emotivo

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Un nuovo studio di ricercatori dell’Università dello Iowa offre una serie di indicazioni interessanti sulla modalità relazionale da tenere con le persone malate di Alzheimer e con problemi di memoria: anche se il paziente può dimenticare uno scherzo o un gesto di affetto, è però in grado di mantenere il ricordo dell’esperienza emotiva vissuta, e ciò può influire in maniera sensibile sull’umore generale del malato.
La ricerca si è svolta con l’osservazione di cinque pazienti affetti da un male neurologico raro che danneggia l’ippocampo, quell’area del cervello dove vengono immagazzinati i ricordi, sia quelli brevi che quelli a lungo termine.
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