Curcuma proprietà

curcuma

Oggi vogliamo parlare di una spezia che in India è conosciuta ed usata da più di cinquemila anni, la curcuma, che ha preso piede anche in Italia nel coso degli ultimi anni.
Dopo aver parlato delle proprietà della noce di cocco, del litchi e del kiwi, oggi vogliamo parlarvi di una spezia molto particolare che proviene dall’India e che appartiene alla famiglia delle Zingiberacee: la curcuma, oltre ad essere utilizzata in cucina, ha anche la funzione di colorante ed è una pianta perenne che cresce e si sviluppa nelle zone tropicali.
Il suo nome significa “zafferano” e deriva dalla parola persiana-indiana “Kour Koum” infatti è anche conosciuta come lo zafferano delle Indie.

Uranio impoverito, cos’è e cosa provoca

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L’uranio impoverito viene ottenuto come scarto del procedimento di arricchimento dell’uranio; oltre ad avere un utilizzo nelle applicazioni civili, viene usato per la preparazione di munizioni anticarro e per le corazzature di alcuni sistemi d’arma.
L’utilizzo dell’uranio impoverito da parte dei militari italiani, nonostante sia stato fortemente negato in diversi documenti ufficiali del Ministero della Difesa, è sospettato da diverse organizzazioni della società civile a causa soprattutto di diversi casi di tumore che si sono verificati tra il personale civile e militare nelle basi militari.
Nel 2001 il Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia dichiarò che l’uso di armi all’uranio impoverito da parte della NATO doveva venire considerato un crimine di guerra.
Detto ciò, molti militari che hanno preso parte alla Guerra del Kosovo e alla Guerra del Golfo, hanno accusato delle malattie molto gravi al ritorno dalle missioni che prendono il nome di Sindrome dei Balcani.

Farmaci biotecnologici

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Per la cura dei tumori si stanno facendo passi da gigante ed i medici stanno testando sui pazienti i farmaci biotecnologici per debellarli in modo definitivo.
Questo fa parte della cosidetta terapia mirata, che comporta terapie a bersaglio ( infatti da qui il nome target teraphy) o la personalizzazione nella cura delle neoplasie.
Come agiscono i biofarmaci? Combattendo i geni anomali delle cellule tumorali ed è stato riscontrato che vi è stato un incremento di guarigioni del 5% per quanto riguarda le neoplasie al seno, al colon, ai polmoni ed addirittura per quanto riguarda anche la cura della leucemia e l’artirte reumatoide.
Poichè i farmaci bioteconologici hanno un brevetto e quindi una scadenza, altre aziende farmaceutiche prendono in mano il farmaco e ne ne creano un simile chiamato farmaco biosimilare, che ha costi nettamente inferiori all’originale in quanto viene abbattutto il costo relativo alla ricerca.
Il problema però che sussiste in questi casi è la mancata o minore efficacia del farmaco poichè non è l’esatta copia dell’originale, ma soltanto simile.

Donazione del midollo osseo, cosa serve?

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Ci sono alcune malattie del sangue, fra cui gravi forme di leucemia (che è un tumore del midollo osseo che inibisce la produzione delle cellule del sangue ) e l’aplasia midollare (malattia caratterizzata dall’insufficiente produzione nel midollo osseo delle cellule del sangue ) che possono trovare cura nel trapianto del midollo osseo.
Fino ad una ventina di anni fa il trapianto avveniva soltanto tra fratelli Hla identici ossia tra quei soggetti che sono gemelli omozigoti quindi con antigeni Hla ( che si combinano casualmente tra i genitori ).

Donazione del cordone ombelicale, perchè farlo

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Fino a qualche anno fa il sangue all’interno del cordone ombelicale veniva solitamente eliminato durante l’espulsione della placenta, che si verifica subito dopo il parto.
Studi recenti invece hanno dimostrato che il sangue contenuto all’interno del cordone ombelicale è ricco di cellule preziosissime, dette cellule staminali emopoietiche che sono presenti anche nel midollo osseo e sono preposte a formare tutti gli elementi corpuscolari del sangue ossia i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.

Nuovi fattori di rischio per la leucemia

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I ricercatori hanno scoperto quattro nuove varianti genetiche che aumentano il rischio di contrarre una delle principali forme di leucemia, una conferma ulteriore di come i fattori di rischio per uno dei più temuti tumori del sangue possano essere ereditari.
Grazie ai risultati della recente ricerca di scienziati dell’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cancro oggi sappiamo che sono ben 10 le varianti genetiche che possono essere associate all’insorgere della leucemia linfocitica cronica, il tipo più comune di leucemia negli adulti che rappresenta circa il 30 al 40 per cento di tutte le forme di leucemia nei paesi occidentali.

Una proteina coinvolta nella crescita dei tumori può essere attaccata chimicamente

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Gli scienziati hanno trovato un modo per “disarmare” una proteina che si pensa abbia un ruolo fondamentale nello sviluppo della leucemia ed altre forme tumorali. E’ una nuova strada per realizzare terapie efficaci che potrebbero in futuro aiutare a curare tumori ed altre malattie.
Non è la prima volta che si tenta questo approccio, il tentativo cioè di attaccare con sostanze chimiche le proteine inducendole a cambiare il loro modo di influenzare i geni, ma fino ad ora molte di queste risultavano inattaccabili dai farmaci.

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