Sexercise, l’attività sessuale come fattore di prevenzione

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Secondo un recente articolo comparso sul sito web NHS Direct, un organismo di informazione alla salute britannico, un’intensa attività sessuale può ridurre il rischio di attacchi di cuore e aiuta le persone a vivere più a lungo: le endorfine rilasciate durante l’orgasmo stimolano le cellule del sistema immunitario, il che può essere di grande aiuto sia nel prevenire malattie terribili come i tumori, sia nell’avere effetti benefici su problemi meno gravi come l’insorgere delle rughe.

Secondo un’esperta di salute sessuale, Melissa Sayer, intervistata dal quotidiano britannico Guardian, se da un lato è utile che venga promosso il benessere sessuale, non è però ancora così scientificamente provato che un intensa attività sessuale sviluppi effetti benefici su tumori o malattie cardiache.

Alti livelli di lipoproteine legate all’insorgere di malattie cardiache

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Un recente studio di genetica ha dimostrato che, nel sangue, gli alti livelli di lipoproteina, una molecola che trasporta i grassi nell’organismo, sono legati ad un maggior rischio di malattie cardiache.
Secondo i ricercatori dell’Università di Oxford, autori dello studio, la ricerca stabilisce un punto fermo sulla relazione tra lipoproteina e malattie cardiache.

Elevati livelli ematici di LPA, come vengono chiamate in letteratura le lipoproteine, erano già da tempo al centro di forti sospetti, ma grazie alla nuova ricerca l prova sembra essere definitiva.

Da sovrappeso e obesità si predicono malattie cardiache

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Dalla misurazione dell’indice di massa corporea e del girovita delle persone in sovrappeso si può, secondo una recente ricerca di scienziati olandesi, prevedere con una certa precisione il rischio di malattie cardiache.

Uno studio ad ampio raggio, quello condotto dall’equipe di ricercatori della Heart Foundation olandese, e pubblicato su European Journal of Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, che ha preso in considerazione un cospicuo campione di popolazione, 20.500 tra uomini e donne, cui, dal 1993 al 1997 sono stati registrati sia l’indice di massa corporea che il girovita.

Problemi di arteriosclerosi anche tra gli antichi egizi

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Una recente ricerca su antiche mummie egiziane ha evidenziato che oltre ai fattori di rischio tipici della vita moderna, l’uomo ha avuto già in passato problemi cardiovascolari come lo sviluppo dell’arteriosclerosi.

Un’equipe mista di ricercatori, composta da scienziati dell’Università di California, del Mid America Heart Institute, del Wisconsin Heart Hospital e della Medical School di Al Azhar al Cairo, ha effettuato scansioni ai raggi X su 22 mummie conservate al Museo Archeologico del Cairo.
Arterie indurite e placche provocate dall’accumulo di colesterolo sono state ritrovate nelle mummie sottoposte allo studio.

Bere alcool associato alla riduzione di alcune malattie cardiache

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Secondo una recente ricerca condotta in Spagna bere alcool ogni giorno riduce di più di un terzo il rischio di malattie cardiache negli uomini.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Hearth, ha coinvolto più di 15,500 uomini e 26,000 donne ed i risultati hanno verificato che tale effetto protettivo dell’alcool sembra avere più effetto negli uomini che nelle donne.
In Spagna, i tassi di consumo di alcool sono relativamente alti, mentre le malattie cardiache risultano essere nella media più basse che in altri paesi .

Sintomi cardiomiopatia

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La cardiomiopatia è una malattia causata dall’infiammazione del muscolo cardiaco che smette di funzionare come dovrebbe.
Le cause di questo male sono molteplici, anche derivate da infezioni virali.
La cardiomiopatia può essere classificata come primitiva o secondaria. Quella primitiva non può essere attribuita ad un evento specifico, come pressione alta, malfunzionamento delle valvole cardiache, problemi alle arterie o difetti cardiaci congeniti, mentre quella secondaria è legata a cause specifiche ed è spesso da associare ad altri disturbi che oltre al cuore coinvolgono altri organi.

Le case calde hanno migliorato la salute della popolazione

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Una casa calda è una garanzia di salute migliore. Lo affermano i ricercatori del Medical Research Council’s and Public Health Sciences Unit a Glasgow in Scozia, che hanno compiuto una corposa ricerca su diversi studi effettuati in un largo arco temporale, dal 1930 al 2007, che indicavano quali sono stati i miglioramenti a livello di salute generale della popolazione mano a mano che le abitazioni hanno cominciato ad avere un riscaldamento adeguato.
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