Il pacemaker è un piccolo dispositivo necessario per monitorare le pulsazioni del cuore e produrre segnali elettrici in caso di battiti troppo lenti, utile quindi per rendere dunque più efficiente il muscolo cardiaco in caso di necessità. E’ costituito da un generatore (con batteria e circuito elettrico) e da elettrodi (da uno a tre). Si inserisce sotto pelle con un semplice intervento cardiaco. Ecco cosa occorre sapere al riguardo circa i rischi e le complicanze.
malattie di cuore
Coronaropatia (cardiopatia ischemica)
La coronaropatia (malattia delle coronarie), nota anche come cardiopatia ischemica o ischemia cardiaca è, comunque la si chiami, la principale causa di morte al mondo. Spesso è silente, e si scopre solo quando si manifesta un attacco cardiaco che può anche essere fatale. Ecco cosa è importante sapere al riguardo.
Cuore ingrossato, sintomi, diagnosi e cure
Con il termine medico “cardiomegalia” si intende una condizione in cui il muscolo cardiaco o il tessuto di una delle sue camere risulta aumentato di volume. Di per se stessa non è una malattia, ma decisamente un sintomo di un problema cardiovascolare che va indagato. Scopriamone insieme sintomi ed eventuali cure.
Cuore ingrossato, cosa significa e perché viene
Cosa significa avere il cuore ingrossato? Perché si ingrossa e quali conseguenze può avere? Dal punto di vista clinico, tale condizione, nota come cardiomegalia è considerata il sintomo di un problema cardiovascolare, il segnale di un qualcosa che non va, più che una vera e propria malattia. Numerose sono le cause, alcune prevenibili e /o curabili. Ecco quali sono.
Carne rossa aumenta il rischio di malattie cardiache
Secondo un recente studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Medicine, una sostanza presente nella carne rossa sarebbe la responsabile dell’aumento del rischio delle malattie di cuore.
I cambiamenti climatici del futuro metteranno maggiormente a rischio il cuore

Estremi sbalzi climatici, troppo caldo e troppo freddo, saranno una condizione normale nel prossimo futuro, e ciò potrebbe mettere a dura prova il cuore della popolazione.
Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal la diminuzione della temperatura di un grado centigrado in un giorno può essere collegata ad un aumento degli attacchi di cuore, almeno 200 per ogni grado.
Solo il 37% dei cardiopatici fanno attività fisica dopo interventi o attacchi di cuore

Lo studio si è svolto applicando cardioferquenzimetri ai pazienti, e rilevando i dati per un intero anno dopo che questi erano stati sottoposti ad un corso di riabilitazione della durata di 12 settimane.