L’esercizio fisico può abbassare i livelli di metaboliti muscolari responsabili dell’innesco del dolore in donne affette da fibromialgia. E’ ciò che afferma un nuovo studio scientifico appena pubblicato sulla prestigiosa rivista medica PLoS One.
muscoli
Da cosa può dipendere il mal di schiena?
Mal di schiena? Un problema frequente, a volte passeggero o in altri casi continuo ed invalidante. Può colpire in più punti: la schiena è infatti tenuta dritta dalla colonna vertebrale è una colonna, strutturata da ben 30 vertebre raccolte tra da muscoli, tendini e legamenti oltre che da dischi ammortizzatori. Un problema in una qualsiasi di queste parti può causare mal di schiena. Vediamo quali le motivazioni più comuni.
Testosterone per rafforzare i muscoli in vecchiaia
Secondo quanto scoperto da un recente studio eseguito dai ricercatori dell’Istituto Garvan di Sydney e pubblicato sull’European Journal of Endocrinology, sarebbe possibile rallentare l’indebolimento fisico e la fragilità tipiche della vecchiaia grazie a piccole dosi di testosterone somministrate per via orale direttamente al fegato.
L’olio di pesce contrasta il decadimento muscolare

Gli antibatterici possono danneggiare i muscoli

Come accelerare il metabolismo per dimagrire più velocemente

Il metabolismo è l’insieme dei processi dell’organismo che permettono di trasformare il cibo in energia che ci serve per svolgere le attività quotidiane, ma non è uguale per tutti in quanto per alcuni esso funziona in maniera ottimale, mentre per altri va più a rilento.
Si può dare una svegliata al metabolismo? Sì, è possibile, ma ci vuole un certo sforzo di volontà.
Prima di tutto, bisogna fare attività fisica, per accelerare il metabolismo in particolare occorre dedicarsi ad un’attività aerobica e sollevare pesi per sviluppare massa muscolare.
Lo stretching non previene i dolori muscolari

Infatti gli esercizi di allungamento che precedono o seguono l’attività sportiva non servono a garantire l’immunità dagli stiramenti che coinvolgono le fasce muscolari.
Lo studio promosso dalla American Academy of Orthopaedic Surgeon ha visto due gruppi di sportivi che percorrevano una media di 10 chilometri al giorno e a cui è stato chiesto di fare stretching per una parte e per un’altra restante parte no.