Qualche chilo in più associato a minor mortalità negli over 75

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Prima di diventare anziani il grasso in eccesso è un fattore di rischio di malattie e mortalità, ma invece, nelle persone anziane, qualche chilo di troppo potrebbe addirittura avere l’effetto opposto.
E’ quanto affermano in uno studio pubblicato su Journal of the American Geriatrics Society ricercatori canadesi dell’Università di Toronto, che hanno analizzato una corposa mole di dati forniti da un’importante ricerca medico-statistica, la National Health and Nutrition Examination Survey. Condotta tra il 1988 e il 1994 la ricerca ha raccolto una serie di dati significativi come l’indice di mass corporea, la circonferenza della vita e dei fianchi, ed altri indicatori del grasso corporeo di un campione di 4437 uomini e 5166 donne.

Batteri intestinali responsabili dell’obesità?

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Negli ultimi 30 anni, l’obesità in bambini ed adulti è diventato un fenomeno sempre più evidente e preoccupante nel mondo sviluppato. Scienziati e ricercatori in cerca di una risposta a questo aumento considerevole del disturbo sono sempre più convinti che si tratti di una malattia complessa e multifattoriale provocata da diverse cause.

Se di queste alcune sono più evidenti, come per esempio troppo cibo o poco esercizio fisico, ci sono molte alti fattori scatenanti che sono da prendere in considerazione, alcuni ancora oggi poco noti.
Negli ultimi anni per esempio si è pensato che alcuni microrganismi possono essere una tra le cause dell’obesità.

Sottopeso ed eccessivamente obesi muoiono prima

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Le persone sottopeso e coloro che sono estremamente obesi statisticamente muoiono prima delle persone di peso normale, anche se le persone leggermente sovrappeso sembra abbiano maggiori chanches di vivere più a lungo di chi ha un peso nella norma. E’ quanto rilevato da uno studio realizzato da un’equipe medica proveniente da diverse importanti strutture di ricerca americane, tra le quali l’Università di Statistica canadese, il Kaiser Permanente Center for Health Research, l’Università Statale di Portland, la Oregon Health & Science University e la McGill University.

Forte associazione tra obesità e tumori

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L’Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro ha recentemente pubblicato un rapporto che identifica l’obesità come uno dei più importanti fattori scatenanti di diverse forme di tumore.
Circa 100.500 nuovi casi di cancro all’anno, secondo questo rapporto, hanno l’obesità come fattore scatenante.
L’analisi si basa su dati aggiornati e su un rapporto sulla diffusione dei tumori realizzato da un gruppo di esperti all’inizio di quest’anno.

Non c’è un nesso evidente tra il picco di obesità e l’attività fisica tra gli adolescenti

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Stimolati dalla crescente preoccupazione che una minore attività fisica sia alla base della diffusione dell’obesità tra gli adolescenti, un gruppo di ricercatori statunitensi ha voluto esaminare se tra le due cose vi fosse un nesso evidente.
Sorprendenti in parte i risultati dello studio, perchè, secondo i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health l’attività fisica ha poco a che fare con il recente picco dei tassi di obesità tra gli adolescenti degli Stati Uniti.

Merendine e snack, i distributori automatici e l’obesità infantile

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I distributori automatici di snack contribuiscono notevolmente all’aumento dei rischi di obesità infantile.
Sono questi i risultati di una inchiesta condotta dalla British Heart Foudation, che ha rilevato come, nonostante in Inghilterra già dal 2007 tali distributori sono vietati nelle scuole e la pubblicità di snack e bevande gasate sia vietata in TV, la diffusione di distributori automatici di snack è ancora un fenomeno che può influire sulla salute di ragazzi e ragazze giovani.

Donne obese: il peso acquisito in eccesso durante la gravidanza si perde con difficoltà

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Le donne obese che aumentano il loro peso durante la gravidanza per più di 7 chili tendono a non riuscire a perderlo anche dopo il parto.
E’ quanto affermano in uno studio alcuni ricercatori statunitensi del Kaiser Permanente Center for Health Research in Oregon.
Raccolti dati su quasi 1700 donne obese (con indice di massa corporea di 30 punti o superiore) che hanno partorito tra il 2000 e il 2005, i ricercatori hanno rilevato che circa il 70% delle donne studiate superavano l’aumento di peso consigliato per loro. Il 40% di queste, una volta partorito, non sono riuscite a perdere il peso in più accumulato.
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