Un disturbo di conversione, noto in passato anche come forma di isteria, provoca nei pazienti una serie di disturbi neurologici, come l’intorpidimento, la paralisi di un arto, mutismo, sordità, cecità. Il tutto in assenza di una causa organica riscontrabile. In genere questi disturbi si manifestano dopo un forte stress psico-fisico, nell’immediato e/o all’improvviso. Rientra nei disturbi psichiatrici secondo la classificazione del DSM-5 (ovvero del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali- quinta edizione).
paralisi
Disturbo di conversione, come si fa la diagnosi
Il disturbo di conversione è una condizione di salute mentale in cui una persona può sviluppare una serie di sintomi caratteristici di deficit neurologici o sensoriali che non possono essere spiegati con una malattia organica, in quanto esclusa da test diagnostici specifici. In genere ad esempio si manifesta con un blocco (parziale o totale) di alcune funzioni come la vista, l’udito o la possibilità di camminare. Un esempio può essere la paralisi di una gamba o la cecità dopo un incidente, laddove non vi siano lesioni fisiche riscontrate. Scopriamone insieme i dettagli, come fare la diagnosi ed avviare una terapia corretta.
Disturbo di conversione, sintomi e cause
Il disturbo di conversione, noto anche come isteria di conversione rientra secondo il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico) delle malattie mentali nei cosiddetti disturbi somatoforfi (come l’ipocondria, il disturbo del dolore, quello di somatizzazione, e il disordine dismorfico del corpo). In particolare il disturbo di conversione è caratterizzato da una perdita funzionale neurologica e/o sensoriale improvvisa, conseguente solitamente ad un forte impegno psichico o emotivo. Da qui il termine conversione che indica il passaggio ad un deficit funzionale fisico, in assenza di cause organiche accertate.
Paralisi nervo facciale, sintomi, cause e terapia
La paralisi facciale consiste , così come immaginabile dal nome, nell’impossibilità di muovere i muscoli del volto a causa di un danno ai nervi: in genere è parziale, colpisce solo un lato del viso, le motivazioni possono essere molto diverse tra loro e diverse quindi le tipologie. La cosiddetta paralisi di Bell ad esempio compare all’improvviso o se è provocata da un tumore progredisce lentamente. A seconda della causa può anche regredire dopo un certo periodo di tempo più o meno prolungato. Scopriamone insieme le motivazioni, i sintomi iniziali e l’eventuale terapia.
Topi paralizzati cominciano a muoversi

Sindrome di Sturge-Weber
Cataplessia, come si verifica

Questa malattia può essere di lieve entità se provoca appunto una lieve e parziale spossatezza nel soggetto in cui si esterna come un cedimento momentaneo degli arti, oppure di grave entità se si verifica una totale atonia dei muscoli.