Amnesia è il termine medico che indica una perdita di memoria, ovvero un deficit della capacità di ricordare informazioni ed eventi che abitualmente invece si hanno presenti. Può riguardare un qualcosa che è appena accaduto, come pure del passato più o meno lontano. Può essere un fenomeno estemporaneo o cronico, ad insorgenza improvvisa o graduale. E’ abbastanza comune con l’invecchiamento avere la memoria un po traballante, ma non per questo tale sintomo va trascurato: a ogni età se si hanno fenomeni di amnesia di qualunque tipo è opportuno parlarne con il proprio medico curante perché la perdita di memoria può essere il sintomo di patologie anche gravi, come la demenza ed in particolare l’Alzheimer. Scopriamo insieme tutte le cause più frequenti.
perdita della memoria
Alzheimer, come si fa la diagnosi
La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza nelle persone di età superiore ai 65 anni, con leggera prevalenza nel sesso femminile. Il rischio di contrarre una qualunque forma di demenza aumenta con l’età e può arrivare a riguardare, dopo gli 80 anni, anche una persona su 6, con sintomi più o meno gravi. L’Alzheimer comunque può riguardare anche persone più giovani: tra i 40 ed i 65 anni si stima un caso su 20 delle nuove diagnosi. Ma come si giunge a questa? Quando andare dal medico?
Diagnosticare Alzheimeir con 20 anni di anticipo
Diagnosticare il morbo di Alzheimeir con ben 20 anni di anticipo rispetto all’effettiva comparsa dei sintomi? È possibile, stando a quanto sostengono un gruppo di scienziati del Florey Institute, in Australia, coordinati dal prof. Colin Masters, autori di uno studio presentato proprio in questi giorni in occasione dell’Alzheimer’s Association International Conference che si è conclusa nella città di Boston.
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