Come prevenire in modo efficace la pollinosi? Le allergie ai pollini sono molto frequenti in primavera quando le persone cominciano a fare i conti con tosse secca, occhi che lacrimano, naso che cola e così via. Ma l’omeopatia può essere di aiuto per preparare l’organismo ad affrontare la primavera e il conseguente periodo della fioritura.
polline
Legame tra allergia stagionale e depressione

Le allergie stagionali non significano solo tosse, starnuti e prurito, ma potrebbero anche influenzare l’umore. E’ quanto affermano ricercatori della School of Medicine della University of Maryland che hanno di recente presentato i dati di una loro ricerca al meeting annuale della American Psychiatric Association che si tiene in questi giorni a New Orleans.
Depressione ed allergie stanno diventando disturbi molto comuni, hanno affermato i ricercatori in una nota, e sicuramente queste ultime influiscono in maniera sensibile sull’umore ed in generale sulla qualità della vita.
In recenti studi statistici si è rilevato che le particelle di polline fluttuanti nell’aria hanno dei picchi di diffusione in primavera ed in parte anche in autunno, stagioni nelle quali si registra anche un picco nel numero dei suicidi.
Depressione ed allergie stanno diventando disturbi molto comuni, hanno affermato i ricercatori in una nota, e sicuramente queste ultime influiscono in maniera sensibile sull’umore ed in generale sulla qualità della vita.
In recenti studi statistici si è rilevato che le particelle di polline fluttuanti nell’aria hanno dei picchi di diffusione in primavera ed in parte anche in autunno, stagioni nelle quali si registra anche un picco nel numero dei suicidi.
Riscaldamento del clima globale e allergie

L’aumento delle temperatura globale, causata dal cambiamento climatico, ha tra le sue conseguenze anche quella di aumentare il numero di persone che possono manifestare sintomi di allergia.
Conseguenza che viene confermata da un recente studio condotto da un ricercatore italiano, il dottor Renato Ariano, in forze presso l’Ospedale di Bordighera. Questa cittadina ligure si trova all’interno di un territorio rurale ricco di vegetazione e dove è molto intensa la coltivazione, soprattutto dell’ulivo.
Per trent’anni il ricercatore ha esaminato la presenza nell’aria di pollini provenienti da cinque diverse specie di piante, molto comuni nel territorio, tra le quali betulle, cipressi, olivi, fieno e parietaria.
Conseguenza che viene confermata da un recente studio condotto da un ricercatore italiano, il dottor Renato Ariano, in forze presso l’Ospedale di Bordighera. Questa cittadina ligure si trova all’interno di un territorio rurale ricco di vegetazione e dove è molto intensa la coltivazione, soprattutto dell’ulivo.
Per trent’anni il ricercatore ha esaminato la presenza nell’aria di pollini provenienti da cinque diverse specie di piante, molto comuni nel territorio, tra le quali betulle, cipressi, olivi, fieno e parietaria.