Nuove generazioni di contraccetivi femminili

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Nel campo della contraccezione femminile, negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante e ora, oltre ai metodi classici come la spirale ed il diaframma che sono anche molto invasivi, sono nati i cerotti e gli anelli vaginali.
Nel primo caso esistono dei cerotti molto sottili, di forma quadrata e di colore beige che vanno applicati sulla pelle pulita e asciutta dei glutei, dell’addome, dell’ estremità di un braccio o della parte superiore del ventre ma mai sul seno o nelle prossimità.
Questi cerotti contengono due ormoni femminili, l’etinilestradiolo (estrogeno) e la norelgestromina (progestinico) che rilasciano in modo costante una piccola quantità di queste sostanze a basso dosaggio.
Come per la pillola, vanno applicati il primo gorno di flusso. Il cerotto va lasciato posizionato per sette giorni, trascorsi i quali si procede alla sostituzione.

Disfunzioni sessuali e pillola anticoncezionale

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Proprio nei giorni in cui si celebrano i 50 anni della pillola anticoncezionale esce un nuovo studio, pubblicato sulla rivista medica Journal of Sexual Medicine che suggerisce che le donne che usano la pillola possono avere un rischio maggiore di disfunzioni sessuali.
Tra queste si enumerano problemi come la mancanza di orgasmo, di desiderio sessuale, di eccitazione, inturgidimento e lubrificazione vaginale.
Il gruppo di ricerca dell’Università di Tubingen in Germania ha studiato tale fenomeno su un campione di 1.086 donne, la maggior parte in relazione stabile con uno stesso partner da almeno sei mesi, prima della data di inizio dello studio, che hanno risposto a questionari misti sia sulle loro attività sessuali che sui metodi contraccettivi utilizzati.

Preservativo femminile distribuito gratuitamente negli USA

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Washington DC Sarà la prima città statunitense in cui verranno distribuiti gratuitamente i preservativi femminili. Lo rivela il Washington Post, che aggiunge come questo predisio medico sarà disponibile nei luoghi di distribuzione consueti, dalle farmacie agli istituti di bellezza alle scuole superiori del distretto, in particolar modo in quelle aree dove il rischio di infezioni da HIV/AIDS è più elevato.

Si calcola che sulla popolazione totale del distretto, il tasso di incidenza della malattia sia del 3% circa, andando a colpire in particolar modo alcune fasce sociali ed etniche. Negli Stati Uniti in generale, l’HIV/AIDS è la principale causa di morte tra le giovani donne afroamericane tra i 25 ed i 34 anni.

La taglia del preservativo influisce sulla sua efficacia

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Un recente studio realizzato da ricercatori dell’Università del Kentucky ha evidenziato che l’utilizzo sbagliato del preservativo condiziona la sua efficacia nella protezione da gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Oltre a ridurre il piacere dell’atto sessuale, sia negli uomini che nelle donne.
Secondo lo studio, sotto accusa sono le dimensioni del preservativo, che non sono standard ma totalmente differenziate a seconda dei produttori. Ma un preservativo della dimensione sbagliata, che non calza perfettamente rischia di essere più che un vantaggio un problema anche serio. Su 436 persone sottoposte ad un rigoroso questionario, i ricercatori hanno rilevato come 195 degli intervistati hanno dichiarato aver avuto problemi ad indossare il preservativo.

Anticipare il discorso sulla sessualità con i figli

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Quando i genitori decidono di affrontare il tema della sessualità con i loro figli, generalmente scoprono di aver preso la decisione troppo tardi, e si ritrovano spesso ad essere un passo indietro rispetto ai loro figli.
Troppo di frequente insomma, il tradizionale approccio dei genitore egli argomenti che riguardano la sessualità avviene dopo e non prima che il bambino abbia avuto modo di avere le sue prime esperienze sessuali, in alcuni casi anche fortemente a rischio. E’ questo l’avviso di un gruppo di ricercatori statunitensi della Miller School of Medicine presso l’Università di Miami che pubblicano su Pediatrics i risultati di una ricerca da loro condotta su un campione di 141 ragazzi statunitensi, tra i 13 ed i 17 anni e sulle loro famiglie, di ceto sociale medio e medio-alto.

Pillola anticoncezionale e preservativo alla pari nelle preferenze

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Una recente ricerca condotta nel Regno Unito, un sondaggio su 1095 donne al di sotto dei 50 anni di età, ha rilevato che, tra queste, un quarto utilizzano la pillola anticoncezionale, e, con gli stessi numeri, il preservativo, che ha conosciuto in questi anni un crescendo di popolarità.
E’ una notizia che desta l’interesse e l’approvazione di coloro che si occupano di prevenzione: il preservativo infatti è doppiamente utile, perchè oltre ad evitare gravidanze indesiderate protegge efficacemente contro le malattie sessualmente trasmissibili.

Un preservativo “molecolare” per bloccare il virus dell’HIV

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Una sorta di “preservativo molecolare” è il prodotto al quale sta lavorando un gruppo di ricercatori americani del College of Engineering dell’Università dello Utah.
Si tratta di un gel vaginale che si solidifica alla presenza dello sperma, e cattura le particelle virali dell’HIV in maniera da evitare il contagio.
Sebbene sia ancora in uno stadio sperimentale, e non ancora testato direttamente sull’uomo, il gel si dimostrerebbe particolarmente utile soprattutto per le donne di molti paesi africani, dove l’AIDS tocca quote di contagio del 60% e dove sovente, per ragioni culturali e socio-economiche esse non sono in grado di negoziare con il loro partner l’uso del preservativo.