Quando si parla di insufficienza mitralica o “rigurgito della valvola mitrale”, si fa riferimento, come è facile evincere dal nome , alla mancata chiusura della valvola mitrale del muscolo cardiaco che ha come effetto diretto il ritorno nel cuore del sangue che invece dovrebbe uscire ed andare in circolo. La conseguenza è la mancanza di fiato abbinata a stanchezza. In caso di insufficienza mitralica lieve non è necessario intervenire, ma quando è severa può essere necessario intervenire con un intervento cardiaco. Scopriamone i sintomi e le cause.
prolasso della valvola mitrale
Prolasso della valvola mitrale, sintomi e conseguenze
Si parla di prolasso della valvola mitrale (MVP) quando la valvola tra l’atrio ed il ventricolo sinistro del cuore non chiude perfettamente nel momento in cui il muscolo cardiaco si contrae. Una condizione di questo tipo può portare alla perdita di sangue che torna indietro nell’atrio. In questo caso il termine corretto è “rigurgito della valvola mitrale”. Nella maggioranza dei casi un prolasso di questo tipo non è pericoloso e non richiede cure o terapie particolari, fatta qualche eccezione. Cerchiamo di comprendere meglio.
Prolasso della valvola mitrale
Prolasso della valvola mitrale: che cos’è? Si tratta di una patologia cardiologica che interessa fra il 2 e il 6% della popolazione e che colpisce soprattutto le donne anche se può svilupparsi in qualsiasi età e che spesso è ereditario.
In pratica è un disturbo che impedisce il corretto funzionamento della valvola mitrale (necessaria per il passaggio di sangue ricco di ossigeno in tutto il corpo) i cui lembi non appaiono troppo elastici e non riescono a chiudersi perfettamente.