L'autismo verrà studiato sui pulcini

L’autismo verrà studiato sui pulcini

L'autismo verrà studiato sui pulcini

La definitiva e completa comprensione dell’autismo e, più in generale, dei Disturbi dello Spettro Autistico e dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, patologie delle quali ancora oggi conosciamo pochissimo, sarebbe di giorno in giorno più vicina e, naturalmente, potrebbe rappresentare il vero e proprio punto di svolta per l’elaborazione dei più accurati metodi diagnostici nonché delle più appropriate strategie terapeutiche.

Utilità dei farmaci nei malati di depressione

Utilità dei farmaci nei malati di depressione

Utilità dei farmaci nei malati di depressione

Una recente inchiesta della nota ed affidabile associazione per la tutela e la difesa dei consumatori Altroconsumo, pubblicata sul numero 97 di aprile 2012 della rivista Test Salute, avrebbe messo in discussione l’utilizzo dei più comuni farmaci antidepressivi nel trattamento delle più lievi, leggere e comuni forme di depressione arrivando di conseguenza a sostenere come il malato di depressione possa trarre beneficio dall’utilizzo dei più appropriati rimedi farmacologici solamente nel caso in cui sia gravemente malato di depressione.

Parlare tra sé e sé fa bene al cervello

Parlare tra sé e sé fa bene al cervello

Parlare tra sé e sé fa bene al cervello

Quanti, sostenuti nella propria idea da credenze, detti e tradizioni culturali anacronistiche e popolari, siano sempre stati convinti del fatto che il parlare tra se e se sia un evidente sintomo di instabilità, se non addirittura di vera e propria malattia, mentale dovranno purtroppo, possibilmente leggendo il seguente articolo, ricredersi immediatamente poiché, stando ad alcuni esperti psicologi statunitensi, questa astrusa pratica non solo sarebbe da considerarsi perfettamente normale bensì anche, e soprattutto, davvero benefica poiché, in alcune particolari circostanze, consentirebbe all’individuo addirittura di migliorare le proprie funzione psichiche.

Pillola per combattere il razzismo

Un gruppo di ricercatori inglesi della Facoltà di Medicina dell’Università di Oxford, una delle più importanti ed antiche istituzioni universitarie britanniche, avrebbe scoperto come alcuni farmaci, solitamente usati in medicina per combattere la pressione eccessivamente alta, potrebbero venir modificati così che, invece di abbassare la pressione, possano venir utilizzati, anche in soggetti perfettamente sani, per ridurre i pregiudizi razziali inconsci.

Ludopatia sarà una vera e propria patologia

Ludopatia: impulso, insopprimibile, a giocare ai giochi d’azzardo.

Questa la definizione, secondo gli esperti del settore, di un vizio, quello del gioco d’azzardo, che negli ultimi anni avrebbe perso la propria connotazione di semplice, innocuo, sporadico ed infrequente vizio, praticato da una buona parte della popolazione italiana, per assumere, quella ben più grave, di vera e propria patologia, di ossessione costante vissuta da tutti i cittadini italiani.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.