Litigare fa bene alla coppia

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Secondo una ricerca effettuata dalla rivista Journal of Marriage and Family è importante litigare per poter mantenere un rapporto col partner ottimale.
Secondo infatti un’analisi condotta dall’Università del Michigan su un gruppo di donne e uomini sposati,pare che il tipo di comportamento adottato nelle discussioni coniugali porta o no al divorzio.
Certo è che dipende dai caratteri delle persone e dalle diverse situazioni ma si evincono delle caratteristiche comuni a tutti.
Per esempio, nei primi anni di una coppia convivente è l’uomo che cerca di trovare un dialogo costruttivo durante una discussione, mentre la donna tende a gridare e ad andarsene, evitando così il problema.
Più avanti nella relazione, la donna però si rende conto che ritirarsi o avere comportamenti distruttivi nei confronti del partner non porta a nulla di costruttivo,guidando così il il rapporto verso la strada giusta.

Il tocco di una donna efficace anche nel mondo degli affari

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Il tocco di una donna possiede una magia speciale, anche nel mondo degli affari. E’ quanto sostengono i ricercatori della Columbia University Business School e dell’Università di Alberta, che recentemente hanno pubblicato sulla rivista Psychological Sciences un interessante studio in merito.
Per uomini e donne impegnati in trattative finanziarie insomma, il contatto fisico con una donna, come lo stringere la mano, o la pacca sulla spalla, sono segnali molto potenti che instillano nell’interlocutore maggior fiducia in se stessi, rassicurazione e persino una disponibilità maggiore ad avventurarsi nei rischi di un’operazione finanziaria.

Genitori molto presenti attenuano il rischio di bullismo

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I genitori possono svolgere un ruolo importante nel prevenire una carriera da bullo per i propri figli, con una presenza attiva nella vita del figlio, sia nel lavoro scolastico che nelle relazioni sociali con i coetanei. E’ quanto afferma un nuovo studio realizzato da pediatri ricercatori impiegati presso il Southwestern Medical Center dell’Università del Texas ed il Children’s Medical Center di Dallas.
Migliorando la comunicazione ed il coinvolgimento tra genitore e figlio, affermano in una nota i ricercatori, potrebbe avere un impatto sostanziale nell’impedire lo sviluppo di atteggiamenti propri del bullismo.

Essere madri allontana il rischio di suicidio

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Una recente ricerca condotta a Taiwan, su circa un milione di donne ha rivelato come la maternità è uno dei più grossi ostacoli per il suicidio, e che più è alto il numero dei bambini cui la madre accudisce, meno alto è il rischio che essa possa commettere un suicidio.
Un fenomeno che empiricamente si conosceva già, ma che il recente studio contribuisce a rendere ancora più evidente.

E’ chiaro che una madre, emotivamente coinvolta nella crescita di un bambino sia meno portata al suicidio, e tale fenomeno, grazie al recente studio condotto in Asia, è equivalente anche in altre parti del mondo e non solo in occidente.

Volontariato: benefico per la mente

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Una recente ricerca condotta in Germania ha riscontrato che coloro che fanno del volontariato non solo migliorano le prestazioni anche nel posto di lavoro, ma ottengono benefici anche per il proprio benessere mentale.
La ricerca si è basata sull’esame dei questionari somministrati ad un gruppo di 105 persone che, oltre ad avere un lavoro regolare erano impegnate in attività di volontariato per almeno 6,7 ore alla settimana, indifferentemente dal tipo, che poteva spaziare dalla partecipazione ad attività nella propria chiesa locale al prestare servizio volontario nei vigili del fuoco.

Il tumore influisce sulla relazione di coppia e sul matrimonio

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Il cancro può essere fortemente nocivo per la relazione matrimoniale, e la coppia più facilmente si divide se ad essere malata di tumore è la donna. Queste le conclusioni di una ricerca realizzata da ricercatori del Seattle Cancer Care Alliance, pubblicata recentemente sulla rivista Cancer.

Secondo gli autori, che hanno analizzato dati provenienti da un calcolo statistico realizzato su 515 pazienti affetti da tumore e seguiti per un arco temporale di 5 anni, dal 2001 al 2006, quasi il 12 per cento dei matrimoni finisce con un divorzio o di separazione, dopo che uno dei due coniugi sviluppa un tumore.