Piano Salute Regione Basilicata

Un Piano Salute, nella Regione Basilicata, che da un lato venga incontro alle fasce più deboli della popolazione, e che dall’altro garantisca il diritto alle cure. Questo è quanto, in Consiglio regionale, ha fatto presente Giannino Romaniello, capogruppo di Sel, nel sottolineare come in Basilicata quello della rimodulazione dei ticket nella sanità rappresenti solo il primo passo nell’attuazione del Piano Salute.

Gli obiettivi, infatti, sono anche quelli di elevare quella che è la qualità delle prestazioni, tagliare le liste di attesa e, nello stesso tempo, andare ad eliminare gli sprechi.

Patto per la Salute 2013-2015

Preservare per l’SSN, il Servizio sanitario nazionale, la qualità a fronte di quelle che sono le compatibilità legate all’assegnazione sul territorio nazionale delle risorse per la salute. E’ questo, in estrema sintesi, il tema in corrispondenza del quale dopo la Pasqua del 2012 tornerà a confrontarsi con le Regioni sia il Ministero dell’Economia, sia quello della Salute.

Al centro c’è il Patto per la salute a valere dal 2013 al 2015 dopo che, in accordo con quanto riportato con un comunicato ufficiale dal Ministero della Salute, il Ministro Balduzzi ha tenuto un’altra riunione insieme a Gianfranco Polillo, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia, e ad una delegazione in rappresentanza della Conferenza delle Regioni.

Fumo passivo aumenta rischio di problemi mentali

fumo

Se si sa che i fumatori possono soffrire più dei non fumatori di depressione ed altri problemi di salute mentale, oggi, grazie a recenti studi si sa altrettanto che anche coloro esposti al fumo passivo hanno un rischio significativamente superiore di incorrere negli stessi problemi di salute.
Lo ribadisce uno studio, di recente realizzato in Scozia, e pubblicato su Archives of General Psychiatry, che ha seguito, per un periodo di cinque anni, un campione di popolazione decisamente vasto, 5.560 non fumatori e 2.595 fumatori.

Genitori molto presenti attenuano il rischio di bullismo

bullismo

I genitori possono svolgere un ruolo importante nel prevenire una carriera da bullo per i propri figli, con una presenza attiva nella vita del figlio, sia nel lavoro scolastico che nelle relazioni sociali con i coetanei. E’ quanto afferma un nuovo studio realizzato da pediatri ricercatori impiegati presso il Southwestern Medical Center dell’Università del Texas ed il Children’s Medical Center di Dallas.
Migliorando la comunicazione ed il coinvolgimento tra genitore e figlio, affermano in una nota i ricercatori, potrebbe avere un impatto sostanziale nell’impedire lo sviluppo di atteggiamenti propri del bullismo.

La gelosia acceca veramente?

gelosia

Quando si dice che la gelosia acceca si dice una verità, come ha voluto dimostrare con un singolare esperimento, un’equipe di psicologi statunitensi in forze presso l’Università del Delaware.
La ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Emotion, si è svolta sottoponendo una serie di coppie eterosessuali di fronte a computer separati. Alla donna veniva richiesto di individuare tra una serie di immagini in rapida successione quelle che rappresentavano un paesaggio, confuse in mezzo ad una serie di altre immagini raccapriccianti o sconvolgenti.

Una dieta ricca di cibo industriale aumenta il rischio di depressione

verdure

Una dieta ad alto contenuto di alimenti preparati industrialmente aumenta il rischio di depressione: questo il risultato di uno studio condotto da ricercatori dell’ University College di Londra che hanno pubblicato il frutto delle loro ricerche su un campione di 3500 persone di mezza età reclutate tra i dipendenti pubblici inglesi.
Lo studio, pubblicato sulla rivista British Journal of Psychiatry, prendeva in considerazione un arco temporale di cinque anni, durante i quali i partecipanti allo studio sono stati suddivisi in base alla dieta quotidiana.

Il grado di popolarità tra i coetanei legato all’insorgenza di disturbi da adulti

escluso

Secondo uno studio condotto da ricercatori svedesi del Centre for Health Equity Studies presso l’Università di Stoccolma, in Svezia, i bambini che sono al più basso grado di popolarità tra i coetanei, risultano, una volta adulti, essere maggiormente colpiti da disturbi e malattie come cardiopatie ischemiche, diabete, abuso di alcool e droghe e problemi di salute mentale.
Il meccanismo con cui è stata realizzata la ricerca, pubblicata su Journal of Epidemiology and Community Health è stato complesso.
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.