Familiarità aumenta il rischio di altri tipi di cancro

prevenzione

Un recente studio condotto dai ricercatori italiani, svizzeri e francesi dell‘Istituto Mario Negri suggerisce che la familiarità di un tumore fra i parenti di primo grado faccia aumentare non solo il rischio di poter sviluppare un tumore simile, ma anche il rischio di poterne sviluppare uno diverso, in altre parti del corpo. 

Mammografia e sovradiagnosi

Mammografia e sovradiagnosi

Mammografia e sovradiagnosi

Gli screening oncologici, ormai lo si saprebbe da tempo, sarebbero di fondamentale importanza per la salute di tutti gli individui che, riuscendo in questo modo ad individuare, con notevolissimo anticipo, una qualsiasi neoplasia maligna, avrebbero decisamente migliori possibilità di una completa remissione della malattia.

Utilità dello screening per il tumore al seno

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Lo screening dei tumori al seno fa più bene che male secondo un recente studio realizzato tra Regno Unito e Svezia su un campione di 80.000 donne.
Una ricerca resa necessaria dal recente dibattito sulle possibili conseguenze di uno screening massiccio della popolazione che da un lato è un ottimo fattore di prevenzione, dall’altro può provocare, secondo alcuni esperti, un eccesso di diagnosi di tumore anche non invasivo o pericoloso, che può creare da un lato ansia eccessiva nelle donne sottoposte alla mammografia, e dall’altra interventi chirurgici talvolta non necessari.

Dibattito sull’aumento degli esami per il dosaggio del PSA per scoprire il tumore alla prostata

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Le nuove possibilità offerte dalloscreening per il tumore alla prostata attraverso l’esame del dosaggio del PSA, suscitano un interessante dibattito tra medici e scienziati. Un recente studio, pubblicato sul numero di agosto della rivista Journal of National Cancer Institute sostiene che i test per il dosaggio dell’antigene prostatico specifico (PSA) ha di fatto contribuito a scoprire un numero di casi di tumore alla prostata molto elevato, con il conseguente aumento degli interventi chirurgici e di radioterapia. Questi trattamenti terapeutici in molti casi provocano però effetti collaterali, come impotenza ed incontinenza, ed il dubbio dei ricercatori si sofferma sul fatto che in alcuni casi il tumore alla prostata avrebbe avuto uno sviluppo talmente lento nei pazienti che essi non ne avrebbero risentito per tutto il corso della loro vita.