Ospedali militari aperti anche ai civili

Gli ospedali, i poliambulatori e i centri diagnostici dedicati alle Forze Armate e ai Carabinieri potrebbero aprire molto presto le loro porte anche ai civili.

È quanto sarebbe già previsto nel programma di riorganizzazione della Difesa contenuto nella riforma dello strumento militare. Il programma contiene non solo un ridimensionamento del numero di militari, ma anche il riordino delle strutture organizzative tra cui la sanità militare.

La spending review non taglia gli ospedali

La spending review non taglia gli ospedali

La spending review non taglia gli ospedali

Dal Consiglio dei Ministri di ieri sera, la cui riunione si sarebbe protratta sino a notte inoltrata quando, finalmente, sarebbe stata completata la stesura del decreto legge, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale e adesso atteso all’esame delle Camere del Parlamento della Repubblica Italiana in data martedì 31 luglio 2012, relativo alla spending review, sarebbero giunte davvero ottime notizie poiché, nonostante le intenzioni del Governo Monti di risparmiare ben 26 miliardi di euro entro il prossimo triennio, nessun ospedale italiano, neppure quelli, veramente molto piccoli e dispendiosi, con una disponibilità, in termini di posti letto complessivi, davvero molto limitata, verrà tagliato.

25 milioni di italiani senza medici entro il 2025

Lo scenario, quanto mai inquietante, sarebbe stato delineato dal vicepresidente della Fondazione ENPAM (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) Alberto Oliveti: entro il 2025, ovverosia e più precisamente nell’arco dei dieci anni compresi tra il 2015 ed il 2025, vi sarà un così alto ed imprevisto numero di pensionamenti tra i medici, impossibili da rimpiazzare agli attuali ritmi formativi, da lasciare completamente sguarniti della benché minima assistenza medica ben 25 milioni di italiani.

Nuove regole esenzione ticket in Sicilia

Le nuove regole per il godimento dell’esenzione dal ticket varate dall’Assemblea Regionale Siciliana, valide sia per l’acquisto di farmaci che per la fruizione di visite specialistiche e pubblicate, negli scorsi giorni, in Gazzetta Ufficiale, sarebbero entrate in vigore da sabato 21 gennaio 2012.

In Romania una nuova tassa sul “junk food”

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Il governo in carica in Romania ha recentemente dibattuto se introdurre una tassa sul cosiddetto “junk food”, il cibo prodotto industrialmente costituiti da dolciumi, bevande gassate, merendine e cioccolate, e quello servito prevalentemente nei fast food, al fine di sostenere finanziariamente il sistema sanitario che attualmente versa in pessime condizioni, e, come ulteriore strumento per combattere l’obesità.

Secondo il ministro della Salute Attila Cseke, la tassa dovrebbe portare alle casse dello stato circa un miliardo di euro, il che risolverebbe in parte i problemi monetari della sanità pubblica in Romania, problemi cronici che rischiano di portare al collasso la nazione dal punto di vista del benessere della popolazione, dallo stato delle infrastrutture mediche alla possibilità di acquistare farmaci e medicine.

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