Il sesso virtuale riduce l’uso degli anticoncezionali

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Abbiamo già parlato di quanto sia importante parlare di sessualità con i propri figli, prima che abbiano dei rapporti sessuali, ma che spesso e volentieri, per una serie di pregiudizi, o non lo si fa, oppure si arriva troppo tardi, quando ormai gli adolescenti hanno avuto i primi rapporti.
Ma soprattutto è fondamentale spiegare ai propri figli l’importanza dell’uso dei contraccettivi per evitare gravidanze indesiderate (ed aborti) e malattie sessualmente trasmissibili, dalla sifilide all’Hiv.
Il problema oggi è che una sessualità molto esplicita su internet si trasforma in rapporti non protetti nella vita reale: questa soglia è molto elevata nei giovani che si scambiato foto ad alto contenuto erotico.

E’ importante affrontare il discorso della sessualità con i figli

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Ancora oggi parlare di sesso in famiglia resta un tabù per molte persone ed è difficile riuscire ad impostare un discorso per riuscire a spiegare ai propri figli l’uso dei contraccettivi, come ad esempio l’uso del preservativo e della pillola anticonzezionale.
Il problema fondamentale è l’imbarazzo sia da parte dei gentori che da parte die figli ad affrontare l’argomento, poichè nella maggior parte dei casi, viene considerato come un argomento che non va assolutmante toccato in famiglia per rispetto ed educazione.
Sarebbe invece molto importante anticipare il discorso sulla sessualità con i figli adolescenti proprio per evitare rischi di gravidanze indesiderate o, peggio ancora di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come, nella peggiore dele ipotesi il virus dell’Hiv.

Problemi sessuali, parlarne con amici e partner aiuta

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E’ una buona idea per gli uomini confidare agli amici i propri problemi sessuali, perchè far ciò riduce il senso di stress e l’infelicità. Ed ancora di più questo è valido per gli uomini rispetto alle donne. Lo affermano ricercatori americani della Oregon State University, che hanno di recente pubblicato i risultati della loro inchiesta su un campione di 861 persone sulla rivista Journal of Gerontology: Social Sciences.

I volontari coinvolti nella ricerca avevano tutti un partner sessuale, e tutti avevano dichiarato di avere almeno un problema legato alla sessualità, dalla mancanza di libido all’impotenza, da dolori durante il rapporto a problemi di lubrificazione.

Studi sperimentali per un Viagra femminile

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Una versione del Viagra per le donne? E’ ancora troppo presto, ma una recente ricerca ha permesso di avvicinarsi ancora di più alla realizzazione di un farmaco analogo a quelli oggi disponibili sul mercato per l’uomo, come Cialis e Viagra.
Lo studio, realizzato nei laboratori della Pfitzer, l’azienda farmaceutica produttrice della famosa “pillola blu” ha infatti esplorato sugli animali i processi che stanno alla base dell’eccitazione sessuale nella femmina, aprendo la strada allo studio di nuove terapie che in particolare potrebbero essere di aiuto ad un particolare tipo di disturbo, il disturbo dell’eccitazione femminile, identificata dall’acronimo inglese FSAD (Female Sexual Arousal Disorder).

Buona salute e sesso

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Una recente ricerca realizzata da ricercatori americani dell’Università di Chicago offre un nuovo, interessante incentivo a prestare attenzione al proprio stile di vita ed a mantenere uno stretto controllo sulla propria salute fisica. Secondo quanto appurato dai ricercatori infatti, le persone con una vita sana, oltre a preservarsi da malattie ed invecchiamento, hanno anche una migliore attività sessuale.

Anticipare il discorso sulla sessualità con i figli

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Quando i genitori decidono di affrontare il tema della sessualità con i loro figli, generalmente scoprono di aver preso la decisione troppo tardi, e si ritrovano spesso ad essere un passo indietro rispetto ai loro figli.
Troppo di frequente insomma, il tradizionale approccio dei genitore egli argomenti che riguardano la sessualità avviene dopo e non prima che il bambino abbia avuto modo di avere le sue prime esperienze sessuali, in alcuni casi anche fortemente a rischio. E’ questo l’avviso di un gruppo di ricercatori statunitensi della Miller School of Medicine presso l’Università di Miami che pubblicano su Pediatrics i risultati di una ricerca da loro condotta su un campione di 141 ragazzi statunitensi, tra i 13 ed i 17 anni e sulle loro famiglie, di ceto sociale medio e medio-alto.

Parlare più apertamente di sessualità e contraccettivi per ridurre gravidanze indesiderate e malattie

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Invogliare i giovani a parlare più liberamente di sesso e contraccettivi, per evitare l’aumento di gravidanze indesiderate e di malattie sessualmente trasmissibili.

Questo l’impegno del governo britannico sulla scorta delle recenti indagini statistiche che hanno rilevato dati preoccupanti sulla gioventù di quel paese riguardo a questa problematica, dati che potrebbero sicuramente essere equiparati a quelli di altri paesi europei.
Nel Regno Unito il 26% dei giovani tra i 16 ed i 24 anni non ha mai parlato di contraccettivi con il partner, e, nella fascia di età compresa tra i 15 ed i 17 anni i casi di gravidanza sono saliti, nel 2007, al 41,7 per 1000, rispetto al 40,9 dell’anno precedente.