Le malattie sessualmente trasmissibili sono infezioni che, come suggerisce il nome, si trasmettono attraverso un rapporto sessuale. Di qualunque tipo, sia vaginale che anale o orale. Possono provocare sintomi molto fastidiosi o addirittura gravi, oppure non arrecare disturbi di alcun tipo, alcune sono curabili ed altre purtroppo no. Le malattie a trasmissione sessuale colpiscono indifferentemente gli uomini e le donne. Per tutti questi motivi è importante conoscerle per prevenirle. Analizziamole dal punto di vista maschile.
sifilide
Malattie veneree che si manifestano sul volto

Queste infezioni però possono anche presentarsi sul volto nel momento in cui quest’ultimo viene a contatto con gli organi genitali infetti.
Tre di queste sono la sifilide, l’herpes genitale e la clamydia.
La sifilide è causata da un batterio e si trasmette per via sessuale e si sviluppa in quattro fasi distinte: la sifilide primaria, quella secondaria quella latente e quella terziaria.
Sifilide in crescita in Cina

A causa soprattutto dei cambiamenti economici e sociali in atto nel paese, almeno secondo il parere dei ricercatori dell’University of North Carolina at Chapel Hill, che hanno pubblicato i dati del loro studio sulla rivista New England Journal of Medicine.
Malattie sessualmente trasmissibili

La tipologia di queste infezioni è molto ampia, ed anche il veicolo di infezione può essere molto differenziato. In generale lo sperma, il sangue ed i liquidi vaginali sono il mezzo con cui avviene il contagio, nella maggior parte dei casi, ma per alcune infezioni, come la sifilide, o l’herpes genitale, è sufficiente il contatto con porzioni di pelle malata o piaghe perchè ciò avvenga.
Sintomi sifilide

Il primo stadio della sifilide è generalmente caratterizzato dalla comparsa di una o più piaghe, che compare dai 10 ai 90 giorni dal momento in cui si è contratta l’infezione.
Le piaghe sono piccole, rotonde e generalmente indolori, e si manifestano nel punto in cui è avvenuto il contatto. Così come compaiono esse spariscono nell’arco di 3/6 settimane, anche senza effettuare alcuna cura medica.