Apnee notturne: che cosa sono

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Per una percentuale molto alta di persone le fasi del sonno vengono compromesse da disturbi respiratori come le apnee notturne o il russamento.
Solo negli ultimi anni questi disturbi sono stati catalogati come vere e proprie patologie poichè prima venivano molto sottovalutati, questo ha fatto sì che attualmente ci sia un netto incremento di questo tipo di patologie.
La sindrome delle apnee ostruttive è caratterizzata in particolar modo dal russamento, che spesso viene sottovalutato dal paziente e considerato solo un fastidio uditivo per chi vi dorme a contatto.

Il fumo fa male anche al sonno

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Non ci stancheremo mai di ripetere che il fumo è dannoso e che bisogna assolutamente smettere prima di incappare in gravi malattie respiratorie come il mesotelioma o la BPCO o in svariati tipi di tumori e oggi vogliamo parlare di quanto il fumo influisca sul riposo notturno.
Questo perchè? Probabilmente per una carenza di nicotina nel sangue. In uno studio è risultato che coloro i quali preferiscono svolgere una professione durante le ore notturne o sono molto mattinieri, sono solitamente persone che fumano.

Dormire con la luce accesa provoca la depressione

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Secondo alcune ricerche, sembrerebbe che dormire con la televisione accesa o con una lampada che emana una calda luce sia assolutamente controproducente per chi soffre di depressione.
Questo perchè la luce accesa durante il sonno può seriamente influenzare l’umore e portare ad avere sintomi depressivi.
Secondo i ricercatori dell’Università dell Ohio State, una luce, anche fioca, può portare ad avere disturbi, alterando il funzionamento di una parte delle cellule cerebrali responsabili del ciclo sonno veglia , comportando così degli sbalzi d’umore e di consenguenza una possibile incidenza di cadere nella depressione.

Poco sonno compromette le capacità cognitive

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Meno di quattro ore di sonno per cinque notti consecutive: è quanto basta per influenzare il cervello allo stesso modo che la totale privazione del sonno.
Lo sostengono ricercatori americani della Madison School of Medicine presso l’Università del wisconsin. Che hanno pubblicato i dati della loro ricerca sulla rivista Proceeding of the National Academy of Sciences.
A detta degli autori quanto osservato nella loro ricerca condotta su animali da laboratorio si aggiunge ad altri risultati già noti di quanto sia negativa la carenza di sonno, sia per il corpo che per la mente.

In primavera gli adolescenti tendono a dormire meno

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Le giornate che si allungano dalla primavera in avanti inducono nei giovani dei profondi cambiamenti ormonali, che li portano ad andare a letto più tardi con la conseguenza di provocare anche una serie di problemi come la carenza di sonno ed il cambiamento di umore.
Lo ha osservato un nuovo studio su 16 studenti iscritti all’ottavo anno di una scuola di New York, per i quali i ricercatori hanno valutato i livelli di melatonina, un ormone che indica all’organismo l’approssimarsi della notte, che cominciano ad aumentare nelle ultime 2-3 ore di veglia.

Iniziare la scuola più tardi al mattino è salutare per gli studenti

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Un esperimento coronato da successo quelli degli studenti liceali di una scuola privata a Rhode Island negli Stati Uniti che hanno sperimentato gli effetti benefici per il fisico e la mente ottenuti dal fatto di iniziare la scuola mezz’ora dopo ogni mattina. Un successo che, a quanto riporta uno studio apparso sulla rivista Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, ha fatto si che oggi studenti professori e lavoratori di quella scuola non vogliono più rinunciare a quella mezz’ora in più ogni mattina.
In molti hanno dichiarato che la qualità della vita, e le prestazioni scolastiche sono decisamente migliorate grazie a questa dilazione temporale nell’orario di inizio delle lezioni.

Poco sonno associato a depressione negli adolescenti

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Gli studenti delle scuole superiori che si assopiscono in classe non incorrono solo nella giusta riprovazione degli insegnanti, ma rischiano anche qualcosa in più, come di recente ha evidenziato uno studio condotto da ricercatori della Robert Wood Johnson Medical School nel New Jersey.
Scarsità di ore di sonno e depressione vanno infatti a braccetto tra adolescenti e giovani, almeno da quanto osservato nello studio che ha coinvolto 262 ragazzi delle scuole superiori, che risultavano tutti avere risultati bassi in una scala che misurava la probabilità di assopirsi davanti alla TV, leggendo un libro o trascorrendo lunghe ore in automobile.